- Google gestisce oltre il 90% delle ricerche nel Regno Unito.
- La CMA prevede azioni dal 2026 su motori di ricerca specializzati.
- Imprese europee chiedono a Google 12 miliardi di euro di danni.
L’autorità antitrust del Regno Unito, la Competition and Markets Authority (CMA), ha messo Google sotto la lente d’ingrandimento, proponendo di attribuire al gigante tecnologico lo “strategic market status” (SMS) per i suoi servizi di ricerca online e la pubblicità associata. Questa mossa, che potrebbe portare a significative modifiche nel modo in cui Google opera nel Regno Unito, arriva in un momento in cui la società è già sotto esame da parte delle autorità antitrust in diverse parti del mondo, inclusi gli Stati Uniti e il Giappone. Il verdetto definitivo della CMA è previsto per il 13 ottobre 2025.
Le ragioni dietro lo “strategic market status”
La CMA ha motivato la sua proposta evidenziando il ruolo dominante di Google nel mercato delle ricerche online nel Regno Unito. Si stima che Google gestisca oltre il 90% delle ricerche effettuate nel paese, rendendolo uno strumento indispensabile sia per i consumatori che per le aziende. Secondo Sarah Cardell, Chief Executive della CMA, una persona media nel Regno Unito effettua dalle 5 alle 10 ricerche al giorno su Google. Inoltre, più di 200.000 imprese del Regno Unito fanno affidamento su Google per entrare in contatto con i loro clienti.
Tuttavia, la CMA ritiene che ci siano margini per rendere il mercato delle ricerche online più aperto, competitivo e innovativo. L’ottenimento dello status di “mercato strategico” darebbe alla CMA la possibilità di introdurre interventi mirati per disciplinare la gestione dei servizi di ricerca di Google in Gran Bretagna.
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Le misure proposte dalla CMA
Qualora Google dovesse ottenere lo status di SMS, la CMA potrebbe attuare una serie di disposizioni volte a promuovere la concorrenza e la trasparenza. Tra le iniziative prioritarie figurano:
L’implementazione di schermate di selezione per permettere agli utenti di scegliere tra diversi motori di ricerca.
La garanzia di principi di posizionamento equi per le imprese presenti nei risultati di ricerca di Google.
Una maggiore chiarezza e supervisione per gli editori i cui contenuti appaiono nei risultati di ricerca.
La possibilità di trasferire i dati di ricerca degli utenti per favorire lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi innovativi.
Questi interventi sono volti a conferire agli utenti e alle imprese britanniche una maggiore libertà di scelta e controllo nel modo in cui interagiscono con i servizi di ricerca di Google, oltre a liberare ulteriori prospettive di innovazione nel settore tecnologico del Regno Unito e nell’economia nel suo complesso. La CMA ha inoltre reso noto di prevedere ulteriori azioni a partire dal 2026 per affrontare problematiche più complesse, quali il trattamento riservato da Google ai motori di ricerca specializzati rivali e la trasparenza e il controllo nell’ambito della pubblicità associata alla ricerca.

Le implicazioni globali per Google
La decisione della CMA potrebbe avere implicazioni significative per Google a livello globale. La società è già coinvolta in diverse battaglie legali e indagini antitrust in tutto il mondo. Negli Stati Uniti, Google è accusata di monopolio sia nel settore delle ricerche online che in quello della pubblicità online. Il Department of Justice (DoJ) statunitense auspicherebbe che Alphabet, la società madre di Google, fosse obbligata a cedere il browser Chrome e la piattaforma Google Ad Manager al fine di ristabilire la competitività.
In Europa, numerose aziende hanno avviato cause legali contro Google per danni, reclamando un totale di oltre 12 miliardi di euro. La posizione sostenuta dalle imprese è che Google abbia sfruttato la sua posizione dominante per favorire il proprio servizio di confronto prezzi (Google Shopping) nel periodo tra il 2010 e il 2017.
La decisione della CMA potrebbe quindi rafforzare la posizione delle autorità antitrust in altre giurisdizioni e incoraggiare ulteriori azioni legali contro Google.
Un futuro incerto per il dominio di Google?
L’iniziativa della CMA rappresenta un tentativo di limitare il potere di Google nel mercato delle ricerche online e di promuovere una maggiore concorrenza. Se le misure proposte dovessero essere implementate, potrebbero avere un impatto significativo sul modo in cui Google opera nel Regno Unito e, potenzialmente, in altri paesi.
Resta da vedere se Google sarà in grado di adattarsi a queste nuove sfide e mantenere la sua posizione dominante nel mercato delle ricerche online. Tuttavia, è chiaro che il futuro del dominio di Google è tutt’altro che certo. La società dovrà affrontare una crescente pressione da parte delle autorità antitrust e dei concorrenti, e dovrà dimostrare di essere in grado di operare in modo equo e trasparente.
Riflessioni conclusive: Navigare il futuro del SEO in un panorama in evoluzione
Le sfide che Google sta affrontando con le autorità antitrust di tutto il mondo, e in particolare nel Regno Unito, ci ricordano quanto sia cruciale per i professionisti SEO rimanere agili e adattabili. *La dipendenza esclusiva da Google per la visibilità online potrebbe diventare sempre più rischiosa, e diversificare le strategie di acquisizione del traffico è diventato un imperativo.
Una nozione base di SEO che emerge con forza è l’importanza di creare contenuti di alta qualità, pertinenti e utili per gli utenti. Questo principio rimane valido indipendentemente dalle modifiche algoritmiche o dalle decisioni antitrust. Un sito web che offre valore reale ai visitatori ha maggiori probabilità di successo a lungo termine.
A livello avanzato, è fondamentale monitorare attentamente le evoluzioni del panorama digitale e anticipare i cambiamenti. L’analisi dei dati, la comprensione del comportamento degli utenti e l’adattamento delle strategie SEO in tempo reale sono competenze essenziali*. Inoltre, esplorare canali di marketing alternativi, come i social media, l’email marketing e la pubblicità a pagamento, può contribuire a ridurre la dipendenza da Google e a costruire una presenza online più solida e diversificata.
In definitiva, il futuro del SEO è nelle mani di coloro che sapranno adattarsi, innovare e mettere al centro l’esperienza dell’utente. Le sfide che Google sta affrontando rappresentano un’opportunità per i professionisti SEO di dimostrare il loro valore e di contribuire a creare un ecosistema digitale più aperto, competitivo e innovativo.
- Indagine della CMA sullo status di mercato strategico di Google nel Regno Unito.
- Comunicato stampa ufficiale della CMA sull'indagine sui servizi di ricerca di Google.
- Comunicato ufficiale della CMA sull'indagine relativa allo 'strategic market status' di Google.
- Comunicato ufficiale della CMA sull'avvio di azioni per migliorare la concorrenza.