- Referendum valido se vota almeno il 30% degli aventi diritto.
 - Approvazione del cambio nome sancita dal consiglio il 15 ottobre.
 - Prevista triplicazione risorse per il turismo nel bilancio 2026.
 
Vallecrosia, una pittoresca cittadina ligure incastonata tra Bordighera e Ventimiglia, si trova ad affrontare una sfida inaspettata: la sua visibilità online. Il sindaco Fabio Perri ha identificato un problema cruciale: l’algoritmo di Google sembra penalizzare la località, confondendola con un’area interna e oscurandone l’identità costiera. La radice del problema risiede, secondo l’amministrazione, nel nome stesso del comune: “Vallecrosia”.
La proposta di “Vallecrosia al Mare”: una strategia SEO comunale
Per contrastare questa “invisibilità” digitale, l’amministrazione comunale ha avanzato una proposta audace: cambiare il nome del comune in “Vallecrosia al Mare”. Questa aggiunta, apparentemente semplice, mira a comunicare in modo inequivocabile la vocazione marittima della cittadina, influenzando positivamente il suo posizionamento nei risultati di ricerca. L’analogia con altre località liguri come San Lorenzo al Mare e San Bartolomeo al Mare, che hanno adottato strategie simili, suggerisce una potenziale efficacia di questa mossa. La risoluzione è stata ratificata dal consiglio comunale il 15 ottobre e ha ottenuto l’approvazione della Regione Liguria. Ora, la decisione finale spetta ai cittadini, chiamati a esprimersi tramite referendum.
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Il referendum e le implicazioni pratiche
La consultazione referendaria segna una fase decisiva nel cammino futuro di Vallecrosia. È imperativo che almeno il 30% degli aventi diritto eserciti il proprio voto affinché l’esito sia considerato valido; contemporaneamente, la proposta necessita della maggioranza dei consensi. Il sindaco Perri ha voluto tranquillizzare i residenti in merito agli aspetti pratici legati al cambiamento del nome; ha messo in evidenza come il CAP resterà immutato, con l’aggiornamento automatico dei documenti necessari. L’intento principale risiede nell’aumentare l’afflusso turistico attraverso una maggiore visibilità nei motori di ricerca. Ci troviamo davanti a un test pratico del SEO su scala comunale, i cui effetti si potranno osservare solo dopo un eventuale via libera da parte dell’elettorato locale.

Dettagli e cifre di una strategia innovativa
Cristian Quesada, in qualità di vicesindaco, ha messo in evidenza quanto siano fondamentali gli studi di mercato realizzati; questi ultimi hanno rivelato una notevole mancanza della visibilità turistica per Vallecrosia sui motori di ricerca. La decisione riguardante il cambio di nome rappresenta un passo iniziale, volto alla creazione e implementazione di un piano orientato allo sviluppo sostenibile e alla valorizzazione delle peculiarità locali. Inoltre, nel bilancio previsto per il 2026 si registra una triplicazione delle risorse destinate al settore turistico; ciò attesta chiaramente la dedizione da parte dell’amministrazione a favorire il recupero economico nella comunità locale. Infine, durante la seduta tenutasi il 15 ottobre scorso è stata sancita dal consiglio comunale l’approvazione della proposta necessaria per avviare tale processo; questo è stato ulteriormente avallato dalla Regione Liguria tramite un parere positivo che consente ora lo svolgimento del referendum.
Vallecrosia e la SEO: un caso studio per la visibilità online
La vicenda di Vallecrosia rappresenta un caso studio interessante per comprendere l’importanza della SEO (Search Engine Optimization) nel contesto territoriale. L’iniziativa del comune ligure evidenzia come la scelta del nome possa influenzare la percezione online di un luogo, e come una strategia mirata possa contribuire a migliorare la sua visibilità. La decisione finale spetta ora ai cittadini, che con il loro voto determineranno il futuro di Vallecrosia e la sua presenza nel mondo digitale.
Amici, riflettiamo un attimo. Questa storia ci insegna che anche il nome di un luogo può essere una questione di SEO! Un concetto base è che le parole chiave sono fondamentali per farsi trovare online. In questo caso, aggiungere “al Mare” al nome del comune è come inserire una keyword strategica.
Ma c’è di più. Una nozione avanzata di SEO ci dice che l’entity SEO è cruciale. Google non cerca solo parole, ma comprende le entità, i concetti. “Vallecrosia” da sola potrebbe non evocare immediatamente l’idea di una località balneare. Aggiungendo “al Mare”, si rafforza l’associazione con il concetto di “località costiera”, migliorando la pertinenza agli occhi di Google.
E voi, vi siete mai chiesti come il nome della vostra attività influisce sulla vostra visibilità online? Forse è il momento di pensarci!








