- AI Mode disponibile in Italia e altri 49 paesi.
- Supporta 36 nuove lingue con modelli Gemini 2.5.
- Utenti pongono domande 2-3 volte più lunghe.
- Oltre 2 miliardi usano già AI Overview mensilmente.
Dopo un periodo di attesa, l’innovativa modalità di ricerca di Google basata sull’intelligenza artificiale, denominata AI Mode, è finalmente disponibile in Italia e in altri 49 paesi, supportando ben 36 nuove lingue. Questo rappresenta un cambiamento epocale nel modo in cui interagiamo con il motore di ricerca più utilizzato al mondo, trasformando la tradizionale lista di link in un sistema intelligente capace di ragionare, sintetizzare informazioni, collegare concetti e fornire risposte personalizzate. Il tutto è alimentato dai modelli Gemini 2.5, l’ultima evoluzione dell’IA di Google, con l’obiettivo di elevare la ricerca da semplice accesso ai dati a una vera e propria forma di ragionamento.
Le Funzionalità Chiave di AI Mode
AI Mode non si limita a presentare risultati, ma li interpreta attivamente. Grazie alla potenza di Gemini 2.5, riesce a gestire interrogativi complessi, articolati e caratterizzati da molteplici variabili. Il sistema adotta una metodica avanzata, definita query fan-out, che implica lo scomporre la richiesta in sotto-temi, eseguire indagini contemporanee e presentare una sintesi logica accompagnata dai collegamenti essenziali. Questo approccio innovativo libera l’utente dalla necessità di comporre una serie di ricerche successive, poiché AI Mode costruisce autonomamente un percorso di risposta completo e coerente.
Una delle caratteristiche più rivoluzionarie di AI Mode è la sua multimodalità. Gli utenti possono porre domande in modo naturale, utilizzando testo, voce o persino immagini. L’IA è capace di identificare elementi visivi, interpretare scenari e proporre suggerimenti pertinenti. Per esempio, si può immortalare la propria libreria e richiedere suggerimenti di lettura affini ai volumi già presenti, ricevendo risposte celeri e personalizzate.

L’Impatto sul Comportamento degli Utenti
I primi utilizzatori di AI Mode hanno dimostrato di formulare domande significativamente più lunghe, da due a tre volte superiori rispetto alle ricerche tradizionali. Questo indica un cambiamento nel comportamento degli utenti, che tendono a dialogare con il motore di ricerca anziché cercare risposte brevi e isolate. Google ha rilevato un aumento delle domande esplorative, come ad esempio “confronta i diversi metodi di preparazione del caffè in base al gusto e alla facilità d’uso”, evidenziando la capacità di AI Mode di soddisfare esigenze informative più complesse e articolate.
AI Mode costituisce un’evoluzione naturale di AI Overview, le sintesi generate dall’intelligenza artificiale che sono già utilizzate da oltre due miliardi di individui mensilmente. Google garantisce che i click verso i siti web non subiranno riduzioni; al contrario, i click originati dalle risposte dell’IA avrebbero una qualità superiore, con utenti che dedicano più tempo alle pagine visitate. L’obiettivo primario resta la valorizzazione della scoperta di contenuti web, anche in un panorama sempre più dominato dalla generazione automatica.
La Rivoluzione della Generative Search
Con AI Mode, la ricerca fa il suo ingresso ufficiale nell’era conversazionale. Si assiste a una transizione dai semplici link alla sintesi, e dai risultati al ragionamento. Questo cambiamento epocale trasformerà le abitudini degli utenti e, di conseguenza, anche quelle dei creatori di contenuti. L’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) tradizionale cede il passo alla Generative Engine Optimization, ovvero alla scrittura di testi pensati per essere letti e selezionati dall’IA.
Google ha esteso la disponibilità di AI Mode a 36 nuove lingue e quasi 50 nuovi paesi, raggiungendo un totale di oltre 200 aree geografiche. Questa estensione su scala globale evidenzia la dedizione di Google nel rendere la ricerca online più intuitiva e idonea a comprendere interrogativi complessi, fornendo risposte personalizzate. AI Mode è progettato per comprendere le richieste degli utenti e aiutarli a trovare le risposte desiderate, che si tratti di cercare prodotti, organizzare un viaggio o approfondire un nuovo argomento.
Verso un Futuro della Ricerca Più Intelligente e Personalizzato
L’introduzione di AI Mode in Italia segna un punto di svolta nel panorama della ricerca online. La capacità di “parlare” con Google, sfruttando l’intelligenza artificiale per gestire richieste complesse e ottenere risposte su misura, apre nuove prospettive per l’accesso alle informazioni e la scoperta di contenuti pertinenti. Questo cambiamento richiede un ripensamento delle strategie di SEO, con un focus sulla creazione di contenuti di alta qualità, pensati per essere compresi e valorizzati dall’IA.
Inoltre, Google sottolinea l’importanza di affrontare le sfide legate alla disinformazione, garantendo l’accesso a informazioni provenienti da fonti diverse e mostrando risultati di ricerca tradizionali nei casi in cui l’affidabilità delle risposte generate dall’IA non è elevata. L’azienda si impegna a migliorare continuamente AI Mode, riconoscendo che, come per qualsiasi prodotto AI nelle fasi iniziali, i risultati potrebbero non essere sempre perfetti.
Riflessioni sul Futuro della SEO e la Ricerca Conversazionale
Amici, l’avvento di AI Mode non è solo un aggiornamento tecnologico, ma un vero e proprio cambio di paradigma. La SEO, come l’abbiamo conosciuta, sta evolvendo rapidamente. Non basta più ottimizzare per le parole chiave; ora dobbiamo creare contenuti che rispondano a domande complesse in modo chiaro, conciso e autorevole.
Una nozione base di SEO che rimane fondamentale è la ricerca di parole chiave. Tuttavia, con AI Mode, dobbiamo concentrarci su long-tail keywords e domande esplicite che gli utenti porrebbero in una conversazione naturale.
Una nozione di SEO avanzata è l’implementazione di schema markup per aiutare i motori di ricerca a comprendere il contesto e il significato dei nostri contenuti. Questo diventa ancora più cruciale nell’era della ricerca conversazionale, dove l’IA deve interpretare l’intento dell’utente.
Riflettiamo: come possiamo adattare le nostre strategie di contenuto per sfruttare al meglio le potenzialità di AI Mode? Come possiamo creare esperienze di ricerca più coinvolgenti e personalizzate per i nostri utenti? Il futuro della SEO è nelle nostre mani, e dipende dalla nostra capacità di abbracciare il cambiamento e innovare.