Rivoluzione shopping: l’ai di Google telefona ai negozi per te!

Scopri come l'intelligenza artificiale di Google sta trasformando l'esperienza d'acquisto, chiamando direttamente i negozi e confrontando i prezzi per offrirti un servizio personalizzato e senza precedenti.
  • Shopping conversazionale: catalogo di 50 miliardi di prodotti.
  • Nuova funzione: l'AI chiama i negozi per te.
  • Agentic checkout: acquisto automatico tramite Google Pay.

Google ha introdotto una serie di funzionalità basate sull’AI che mirano a rendere lo shopping più intuitivo ed efficiente. Tra queste spicca lo “shopping conversazionale” nella Ricerca Google, che permette agli utenti di descrivere i prodotti desiderati in linguaggio naturale, ottenendo risposte visive e pertinenti. Questa funzione, potenziata dal Shopping Graph di Google, un archivio di oltre 50 miliardi di prodotti, consente di porre domande specifiche e ricevere suggerimenti personalizzati, trasformando la ricerca in una vera e propria conversazione con un assistente virtuale. Un’altra novità è l’integrazione con l’app Gemini, che offre un’esperienza di acquisto guidata, suggerendo idee regalo e costruendo liste personalizzate. Ma la vera innovazione è rappresentata dall'”agentic checkout”, un sistema che non solo monitora i prezzi, ma può anche completare automaticamente l’acquisto per conto dell’utente, previa sua conferma, utilizzando Google Pay. Questa funzione, già disponibile negli Stati Uniti, promette di eliminare la frizione del processo di acquisto e di portare la transazione nel momento emotivo giusto.

“Let Google Call”: l’AI che telefona ai negozi per te

Una delle funzionalità più sorprendenti introdotte da Google è “Let Google Call”, che permette all’AI di telefonare ai negozi per conto dell’utente e chiedere informazioni sui prodotti, sulla disponibilità e sull’eventuale presenza di saldi o promozioni. Questa funzionalità, che si avvale della tecnologia Duplex di Google, permette di ricercare un prodotto “vicino a me” e incaricare l’intelligenza artificiale di contattare i punti vendita, raccogliere i dettagli necessari e presentarli all’utente in un prospetto riassuntivo. Nel momento della chiamata, il sistema AI comunica al commerciante la natura automatizzata della comunicazione, lasciando al negozio la libertà di declinare la partecipazione. Al termine della comunicazione, l’utente riceverà un SMS o un’email contenente tutte le informazioni acquisite. Attualmente, questa opportunità è limitata a determinate categorie merceologiche, quali giocattoli, prodotti per la salute e la bellezza, ed elettronica, ma si prevede una sua espansione a un più ampio spettro di settori in futuro. Questa innovazione non solo semplifica la ricerca di informazioni, ma posiziona Google come un’infrastruttura di fiducia per la ricerca e la transazione locale.

Cosa ne pensi?
  • 🚀 Finalmente un assistente shopping che fa il lavoro sporco per me......
  • 🤖 Sarà comodo, ma preferisco ancora scegliere con la mia testa, l'AI......
  • 🤔 L'AI che chiama i negozi? Ottimo per i consumatori, ma i negozianti......

Il futuro dello shopping: tra comodità e controllo

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L’avvento dell’AI nello shopping solleva importanti interrogativi sul futuro del commercio digitale. Da un lato, l’automazione e la personalizzazione promettono di rendere l’esperienza di acquisto più comoda ed efficiente, eliminando la frizione e semplificando il processo decisionale. Dall’altro, è fondamentale garantire che l’utente mantenga il controllo sulle proprie scelte e che l’AI agisca in modo trasparente e responsabile. La competizione tra Google e OpenAI, con i loro approcci diversi al commercio conversazionale, dimostra che il settore è in rapida evoluzione e che l’IA non è più solo uno strumento di supporto, ma un agente attivo nel processo di acquisto. Il passaggio al commercio “agentico” solleva nuove domande sulla responsabilità, la trasparenza e il controllo dell’utente, ma offre anche nuove opportunità per i brand di costruire la loro visibilità e interagire con i consumatori in modo più personalizzato.

Verso un’esperienza d’acquisto sempre più personalizzata e intuitiva

La trasformazione del commercio al dettaglio sotto l’impulso dell’intelligenza artificiale segna un momento cruciale nella nostra interazione con il panorama commerciale digitale. Grazie alle innovazioni introdotte da Google, ci troviamo proiettati verso un domani dove ogni esperienza d’acquisto si delineerà come sempre più personalizzata, intuitiva ed efficiente. Tuttavia, emerge con forza la necessità di analizzare attentamente le problematiche etiche e sociali derivanti da questa rivoluzione tecnologica: appare essenziale assicurarsi che l’intelligenza artificiale operi nel rispetto della trasparenza, della responsabilità e del bene comune degli utenti.

Gentili lettori, prendiamoci un momento per considerare come queste novità influiscano sulla SEO. Un concetto fondamentale sottolinea che il panorama della ricerca tramite parole chiave sta progressivamente tramutandosi verso una concezione di ricerca semantica. Non si tratta più solamente di immettere sequenze lessicali; diventa imprescindibile afferrare profondamente ciò che guida l’intenzione degli utenti.
Inoltre c’è anche una dimensione avanguardistica da contemplare: facciamo riferimento all’ottimizzazione per assistenti vocali. Nel caso in cui sia affidato all’AI il compito di contattare i rivenditori al nostro posto, risulta evidente quanto sia cruciale preparare le imprese ad affrontare interrogativi formulati utilizzando il linguaggio naturale. Ciò comporta un necessario _sforzo di perfezionamento_ dei materiali informativi reperibili sul web, affinché si possa *cogliere efficacemente le domande poste dagli assistenti virtuali*.

Pertanto, quali sono le vostre opinioni in merito? Avete intenzione di affidare i vostri acquisti a una macchina intelligente? In che modo vi state attrezzando per affrontare questa trasformazione nel panorama SEO? La discussione rimane aperta.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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