- La geo supera la seo tradizionale nell'era dell'ai.
- L'ai premia contenuti strutturati, aggiornati e supportati da fonti autorevoli.
- Il file llms.txt controlla l'accesso dell'ai ai tuoi contenuti.
- Principi e-e-a-t (experience, expertise, authoritativeness, trustworthiness) essenziali per l'ottimizzazione ai.
- Aggiornare articoli e guide: i modelli generativi preferiscono contenuti recenti.
Dall’Ottimizzazione SEO alla GEO
Il panorama della ricerca online sta subendo una trasformazione radicale. L’avvento di modelli linguistici avanzati come ChatGPT, Google Gemini e altri, ha introdotto il concetto di deep search, un approccio che va oltre la semplice elencazione di link. Questo nuovo scenario richiede un ripensamento delle strategie di visibilità online, spostando l’attenzione dalla tradizionale SEO (Search Engine Optimization) alla GEO (Generative Engine Optimization).
La GEO si concentra sull’ottimizzazione dei contenuti per renderli facilmente interpretabili e utilizzabili dai modelli di intelligenza artificiale generativa. L’obiettivo è aumentare la probabilità che questi modelli selezionino e citino il nostro sito web come fonte affidabile nelle loro risposte generate. Questo significa che non è più sufficiente posizionarsi in alto nei risultati di ricerca tradizionali, ma è necessario farsi riconoscere come fonte autorevole e pertinente all’interno dell’ecosistema informativo dell’AI.
Come Funziona il Deep Search e Cosa Premia
Quando un utente effettua una ricerca tramite un modello linguistico, l’AI non si limita a mostrare un elenco di link. Invece, analizza centinaia di pagine web, applica filtri basati su criteri di qualità, chiarezza, reputazione della fonte e aderenza alla richiesta, e infine sintetizza le informazioni in una risposta coerente e completa.
La GEO diventa quindi cruciale in questo processo. Contenuti ben strutturati, con titoli descrittivi, sottotitoli esplicativi, esempi concreti e informazioni verificate, hanno maggiori probabilità di essere selezionati dall’AI. In particolare, l’AI premia i contenuti che:
- Rispondono in modo diretto e preciso alle domande degli utenti.
- Sono aggiornati e coerenti nel tempo.
- Sono supportati da fonti autorevoli (citazioni, dati, studi).
- Sono strutturati in modo logico, con l’impiego di titoli e sottotitoli (H2/H3), liste, tabelle e paragrafi suddivisi in elenchi puntati.
Consideriamo, ad esempio, l’ipotesi di cercare “fornitori italiani di portachiavi personalizzati in metallo”. Un tradizionale motore di ricerca presenterebbe pagine di e-commerce e annunci a pagamento. Invece, il deep search di ChatGPT costruirebbe un resoconto, identificando cinque fornitori affidabili, motivando le scelte, evidenziando dettagli come tecniche di incisione laser o tempi di consegna, ed escludendo marketplace generici come Amazon che non rispecchiano i criteri specificati.

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Strategie Pratiche per Ottimizzare i Contenuti per il Deep Search
L’ottimizzazione per il deep search richiede un approccio differente dalla SEO tradizionale. Non sono sufficienti titoli accattivanti o l’uso ripetuto di parole chiave; servono contenuti che narrino, spieghino e orientino l’utente. Ecco alcune tattiche efficaci per rendere i tuoi contenuti più idonei al deep search:
- Utilizzare dati strutturati e markup semantico: L’AI, simile a un giornalista velocissimo ma meticoloso, necessita di informazioni organizzate e chiare. Inserire schema.org e JSON-LD nei tuoi contenuti è come fornirle una mappa dettagliata di ciò che troverà: definizioni, tabelle, date, luoghi e valori numerici.
- Creare contenuti iper-pertinenti e di nicchia: L’AI non predilige la superficialità. Quanto più un contenuto è specifico, tanto maggiori sono le possibilità che venga scelto.
- Aggiornare regolarmente articoli e guide: I modelli generativi sono attratti da contenuti recenti. Un articolo datato e non aggiornato rischia di essere ignorato.
- Parlare la lingua dell’utente e dell’algoritmo: Usare frasi concise, termini chiari, titoli esplicativi e sottotitoli (H2 e H3) coerenti con il testo. Non bisogna semplificare eccessivamente al punto da sembrare banali, né complicare con periodi troppo lunghi: l’AI premia la chiarezza e una buona struttura.
- Sfruttare il file llms.txt per l’AI crawling: Il llms.txt è il “robots.txt” dedicato ai motori generativi. È possibile impiegarlo per indicare all’AI quali contenuti può o non può utilizzare, o per evidenziare quelli che si desidera vengano indicizzati.
Inoltre, è fondamentale tenere a mente i principi di E-E-A-T (Experience, Expertise, Authoritativeness e Trustworthiness). L’esperienza, la competenza, l’autorevolezza e l’affidabilità rappresentano criteri essenziali per l’ottimizzazione incentrata sull’AI. Non è più sufficiente produrre contenuti di qualità; è indispensabile che questi riflettano con trasparenza chi li ha creati, evidenziando le fonti e il contesto.
Navigare il Futuro della Visibilità Online: Un Approccio Olistico
Il futuro della ricerca si sta dirigendo verso un paradigma in cui non basta apparire nei risultati, ma è necessario essere selezionati come una fonte valida all’interno di una conversazione generativa. La GEO assume, pertanto, un ruolo strategico: non si tratta di scalare una graduatoria di link, bensì di farsi riconoscere come un contenuto affidabile e capace di arricchire una risposta.
Le aziende che mirano a distinguersi nel mondo digitale devono riformulare il loro approccio comunicativo, creando testi chiari, densi di particolari e in grado di prevedere le necessità concrete del pubblico. La capacità di emergere in una risposta di ChatGPT, anziché rimanere nell’ombra, può fare la differenza per il successo di una strategia digitale. Chi si adatta per tempo a questo nuovo modo di operare otterrà un vantaggio competitivo stabile, perché la deep search ha smesso di essere un esperimento ed è diventata la nuova realtà della ricerca online: solo chi la interpreta correttamente potrà emergere davvero.
Conclusione: Abbracciare il Cambiamento per Dominare il Futuro Digitale
In definitiva, il passaggio dalla SEO alla GEO non rappresenta una sostituzione, ma piuttosto un’evoluzione necessaria per affrontare le nuove sfide del panorama digitale. Mentre la SEO tradizionale rimane fondamentale per garantire la visibilità sui motori di ricerca classici, la GEO si concentra sull’ottimizzazione dei contenuti per i modelli di intelligenza artificiale generativa, che stanno rapidamente diventando una fonte primaria di informazioni per gli utenti.
Per avere successo in questo nuovo scenario, è essenziale adottare un approccio olistico che combini le migliori pratiche di SEO e GEO. Ciò significa creare contenuti di alta qualità, ben strutturati, pertinenti e autorevoli, che siano in grado di soddisfare sia le esigenze degli utenti che i criteri di selezione dei modelli AI. Inoltre, è importante monitorare costantemente le evoluzioni del panorama digitale e adattare le proprie strategie di conseguenza.
Ricorda, il futuro della visibilità online è nelle mani di chi saprà abbracciare il cambiamento e sfruttare al meglio le potenzialità dell’intelligenza artificiale. Non aver paura di sperimentare, di innovare e di metterti in gioco: solo così potrai dominare il futuro digitale e raggiungere i tuoi obiettivi di business.
Un consiglio da amico? Non trascurare mai l’importanza delle keyword. Anche se la GEO si concentra sulla qualità e la pertinenza dei contenuti, le parole chiave rimangono fondamentali per aiutare i motori di ricerca e i modelli AI a comprendere di cosa tratta il tuo sito web. Utilizza strumenti di ricerca di keyword per identificare le parole chiave più rilevanti per il tuo settore e integrarle in modo naturale nei tuoi contenuti.
Un consiglio da esperto? Approfondisci le tecniche di schema markup. L’utilizzo di schema markup aiuta i motori di ricerca e i modelli AI a comprendere il significato dei tuoi contenuti e a presentarli in modo più efficace agli utenti. Esistono diversi tipi di schema markup che puoi utilizzare per descrivere diversi tipi di contenuti, come articoli, prodotti, eventi e recensioni.
Una riflessione personale? In questo mondo in rapida evoluzione, è facile sentirsi sopraffatti dalle nuove tecnologie e dalle nuove strategie di marketing. Tuttavia, è importante ricordare che al centro di tutto ci sono sempre le persone. Concentrati sulla creazione di contenuti che siano utili, informativi e coinvolgenti per il tuo pubblico, e vedrai che il successo arriverà di conseguenza.
Fornire ai contenuti i tag schema.org e JSON-LD è come consegnare all’AI una guida dettagliata a ciò che troverà: definizioni, tabelle, date, posizioni e cifre, agevolandone enormemente la comprensione.
Aggiornare costantemente articoli e guide: I modelli generativi mostrano una predilezione per contenuti recenti.
Un contenuto obsoleto e non aggiornato corre il rischio di non essere considerato.
- Presentazione di Deep Research, la nuova funzione di ChatGPT per ricerche complesse.
- Annuncio ufficiale di Google su Deep Research, modello sperimentale per Gemini.
- Studio di ricerca accademica che definisce e analizza il GEO (Generative Engine Optimization).
- Guida all'ottimizzazione generativa dei motori di ricerca (GEO), utile per comprendere.