- Le ai overview causano un calo del traffico organico del 7-10%.
- Il 73,2% dei seo considera i link un fattore di ranking.
- Entro fine 2025 strumenti monitoreranno la presenza del marchio nell'ai.
Il panorama del marketing digitale è in rapida evoluzione, con l’intelligenza artificiale che sta riscrivendo le regole del gioco. La tradizionale SEO, incentrata sull’ottimizzazione per i motori di ricerca come Google, sta lasciando il posto a un nuovo approccio: la “SEO for AI”. Questo cambiamento è guidato dalla crescente importanza degli assistenti virtuali e dei chatbot AI, che forniscono risposte dirette agli utenti senza la necessità di navigare tra i risultati di ricerca tradizionali.
La trasformazione è profonda. In un passato non troppo lontano, la ricerca online ruotava principalmente attorno all’immissione di una parola chiave su Google e alla selezione di uno tra i link proposti. Oggi, i motori di ricerca si stanno evolvendo in piattaforme interattive e conversazionali, dove le risposte prodotte da sistemi quali Gemini, ChatGPT o Perplexity compaiono direttamente nella sezione superiore della pagina. Gli utenti, in tal modo, ottengono le informazioni desiderate senza dover fare clic su alcun collegamento, e il contenuto digitale non è più concepito per Google, ma diviene materiale per l’addestramento e le risposte dell’intelligenza artificiale.
L’impatto delle AI Overview e il ruolo cruciale della link building
Le AI Overview, presenti nelle SERP (Search Engine Results Page), hanno già causato una significativa riduzione del traffico organico. Studi recenti indicano un calo medio compreso tra il 7% e il 10% per le query di tipo informativo. Questo significa che sempre più ricerche si concludono senza che l’utente clicchi su un link, poiché la risposta sintetica fornita dall’AI viene considerata sufficiente.
Per i professionisti del marketing, ciò comporta la necessità non solo di scalare le classifiche di Google, ma anche di assicurarsi una presenza negli spazi dove l’intelligenza artificiale seleziona i contenuti da mostrare. In questo scenario inedito, la sola quantità di contenuti non è più sufficiente; la visibilità online di un marchio è (e sarà sempre più) determinata dalla qualità, fondata su esperienza, autorevolezza e affidabilità – criteri riassunti nel framework EEAT introdotto da Google e da anni tra i principali fattori di ranking.
Malgrado questa rivoluzione tecnologica, il link building mantiene un ruolo fondamentale. Un’indagine condotta da Search Engine Land rivela che il 73,2% dei professionisti SEO considera ancora i link un fattore di ranking importante anche nelle risposte generate dall’AI. *Strumenti come SE Ranking e Ahrefs dimostrano come i collegamenti in entrata da siti web autorevoli continuino a fungere da forte segnale di attendibilità e rilevanza, mentre link di dubbia provenienza o creati ad arte possono avere effetti negativi.* Pertanto, instaurare connessioni autentiche e mantenere un profilo backlink integro rimane una priorità strategica anche nell’era della “SEO for AI”.

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SEO for AI: un nuovo modo di pensare il contenuto
La “SEO for AI” rappresenta un vero e proprio cambio di paradigma. Non si tratta più solo di utilizzare l’intelligenza artificiale per ottimizzare la SEO, ma di imparare a fare SEO per l’AI. Cioè, l’imperativo è creare contenuti che siano facilmente comprensibili, interpretati e giudicati di alto valore dai modelli generativi. Questa prospettiva sovverte il paradigma tradizionale, prefigurando un futuro in cui i motori di ricerca convenzionali cederanno progressivamente il passo agli assistenti intelligenti. L’obiettivo non sarà semplicemente apparire tra i risultati, bensì essere riconosciuti come fonti affidabili dalle macchine che agiscono da intermediari per l’accesso all’informazione.
Questo significa che i contenuti devono essere strutturati in modo chiaro e logico, con un focus sull’intento di ricerca dell’utente. Le FAQ (Frequently Asked Questions) stanno diventando uno strumento sempre più importante, poiché forniscono risposte dirette e concise alle domande degli utenti. Inoltre, è fondamentale ottimizzare il sito web dal punto di vista tecnico, assicurandosi che sia veloce, accessibile e ben strutturato.
Navigare il futuro: tra sfide etiche e nuove metriche di successo
Entro la fine del 2025 è prevista l’introduzione di strumenti atti a monitorare la presenza di un marchio all’interno delle risposte prodotte dall’AI. Contemporaneamente, si intensificheranno i dibattiti tra editori e imprese tecnologiche riguardo al tema del copyright e dei risarcimenti per i materiali impiegati nell’addestramento dei modelli. Il metro di misura del successo non sarà più solamente il volume di clic, bensì la capacità di essere considerati fonti autorevoli dagli algoritmi. La sfida cruciale, in definitiva, sarà guadagnarsi un posto di fiducia non soltanto nella mente umana, ma anche in quella delle macchine.
SEO nell’era dell’AI: un’opportunità per brillare
Amici lettori, in questo scenario in continua evoluzione, è fondamentale comprendere come l’intelligenza artificiale stia trasformando il mondo della SEO. Una nozione base da tenere a mente è l’importanza delle parole chiave a coda lunga. Queste keyword, più specifiche e dettagliate, intercettano un intento di ricerca più preciso e sono perfette per essere utilizzate nelle FAQ, che, come abbiamo visto, sono molto apprezzate dalle AI.
Un concetto SEO avanzato, invece, è l’analisi della semantica latente (LSI). Questa tecnica permette di identificare parole e concetti correlati alla keyword principale, arricchendo il contenuto e rendendolo più comprensibile per le AI.
Ma al di là delle tecniche, è importante riflettere su come l’AI stia cambiando il nostro modo di interagire con le informazioni. Stiamo diventando sempre più dipendenti dagli assistenti virtuali e dai chatbot, che ci forniscono risposte immediate senza che dobbiamo fare alcuno sforzo. Questo potrebbe portare a una diminuzione della nostra capacità di pensiero critico e di ricerca autonoma. È quindi fondamentale utilizzare l’AI in modo consapevole, senza rinunciare alla nostra capacità di esplorare, approfondire e formare opinioni personali.
- Informazioni ufficiali sul modello Gemini e le sue capacità avanzate.
- Pagina ufficiale di OpenAI su ChatGPT, modello di AI conversazionale.
- Pagina Wikipedia su Perplexity AI, motore di ricerca basato su intelligenza artificiale.
- Pagina ufficiale Google che spiega i criteri E-E-A-T per la qualità dei contenuti.
- SE Ranking, piattaforma SEO completa, offre strumenti per analisi e ottimizzazione.
- Piattaforma Ahrefs per il marketing potenziata dall'IA, dati SEO e contenuti.