- ChatGPT ha debuttato nel novembre 2022, cambiando il mercato.
- Perplexity ha visto una crescita del 233% su base annua.
- L'app Gemini punta a raggiungere 500 milioni di utenti.
- AlphaEvolve ha risparmiato lo 0.7% dell'energia nei datacenter.
- AlphaEvolve ha ridotto dell'1% il tempo di addestramento dei LLM.
Oggi, 7 giugno 2025, alle ore 07:21, il mondo della tecnologia è in piena trasformazione. Google, per anni punto di riferimento per le ricerche online, si trova di fronte a una svolta fondamentale. L’avvento di modelli di intelligenza artificiale (AI) come ChatGPT e Perplexity, congiuntamente a problematiche legali e alla necessità di progredire, rende il 2025 un anno potenzialmente decisivo per il gigante di Mountain View.
L’ascesa dei concorrenti basati sull’AI
Il debutto di ChatGPT nel novembre 2022 ha rappresentato un momento cruciale. Strumenti come Perplexity, che offrono risposte dirette anziché liste di siti web, stanno conquistando quote di mercato. L’interesse di società come Apple e Samsung verso Perplexity potrebbe condurre a una sua integrazione come motore di ricerca predefinito su un elevato numero di smartphone, una minaccia diretta al primato di Google.
I dati iniziali indicano una riduzione del traffico globale verso Google, mentre ChatGPT e Perplexity mostrano una forte espansione. Perplexity ha sperimentato una crescita del 233% su base annua. Malgrado Google benefici di miliardi di accessi quotidiani rispetto ai pochi milioni di Perplexity, il progresso degli strumenti di ricerca alimentati dall’intelligenza artificiale sembra ormai inevitabile.

Apple ha già avviato colloqui con Perplexity per l’inserimento dei suoi strumenti nei propri device, e Samsung sta valutando un’intesa simile. Considerando che Apple e Samsung vendono complessivamente circa mezzo miliardo di smartphone ogni anno, questa potenziale partnership potrebbe offrire a Perplexity un bacino di utenza enormemente esteso.
Tuttavia, alcuni analisti ritengono che Perplexity non sostituirà Google. Spesso le risposte generate dall’AI risultano eccessivamente verbose e mancano della prontezza tipica dei motori di ricerca affermati, dove gli utenti desiderano risultati veloci e sintetici.
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Google risponde con Gemini e nuove strategie
Google si sta adoperando per integrare l’AI nei suoi strumenti di ricerca, con Gemini come elemento centrale dei suoi piani. L’obiettivo è rinsaldare la leadership nel settore, affrontando nel contempo normative più severe in tema di pubblicità, cloud e competizione leale.
Sundar Pichai, CEO di Google, ha dichiarato che il 2025 sarà un anno critico, esortando i dipendenti a impegnarsi al massimo per lo sviluppo di Gemini e delle nuove tecnologie AI. L’app Gemini, vicina a raggiungere i 500 milioni di utenti, è considerata una delle risorse principali su cui investire.
Google prevede che il 2025 sarà un momento cruciale, con Gemini nel ruolo di fulcro strategico per l’intelligenza artificiale, con l’obiettivo di consolidare la propria posizione di predominio nel settore. Tra le incognite si annoverano regolamenti sempre più rigidi, con l’azienda di Mountain View che si impegna a rispettare le direttive in materia di pubblicità, servizi cloud e condizioni di mercato eque.
Oltre a Gemini, Google ha presentato diverse innovazioni all’I/O 2025, tra cui:
AI Mode: Una nuova scheda in Google Search che permette di interrogare il web dialogando direttamente con Gemini.
Google Beam: Un’evoluzione di Project Starline, un dispositivo HP con sei telecamere e un display a campo luminoso per videochiamate 3D.
Try on: Un sistema di “prova virtuale” dei vestiti tramite l’IA.
Imagen 4 e Veo 3: Aggiornamenti dei modelli per la produzione di immagini e video.
Flow: Un’app per creare filmati con l’intelligenza artificiale.
Deep Think: Un nuovo motore di ragionamento per Gemini 2.5.
Gemini Live: Integrazione delle funzionalità di Project Astra, che permette di parlare con la Ricerca in tempo reale mostrando qualcosa alla telecamera.
Agent Mode: Funzionalità con capacità agentiche integrate in Chrome, nella Ricerca Google e nell’app Gemini.
Queste innovazioni delineano un ecosistema sempre più integrato e guidato dall’intelligenza artificiale, anche se molte delle funzioni più avanzate saranno inizialmente disponibili solo negli Stati Uniti o riservate agli abbonati.
AlphaEvolve: l’AI che progetta algoritmi
Google DeepMind ha presentato AlphaEvolve, un agente capace di progettare algoritmi e utilizzabile per risolvere qualsiasi tipo di problema. AlphaEvolve agisce seguendo un piano stabilito e dimostra una notevole indipendenza.
Il processo prende il via quando un ricercatore indica un problema da risolvere. L’agente parte da una serie di programmi parziali e suggerimenti che forniscono spunti. Un Large Language Model (LLM) di Google, come Gemini Flash e Gemini Pro, produce un frammento di codice mancante o un’intera nuova funzione, che viene valutata tramite metodi automatizzati. Se i test hanno successo, il codice proposto viene salvato in un database e il processo ricomincia.
AlphaEvolve è stato utilizzato per:
Scoprire nuovi metodi di allocazione del lavoro sulle macchine in un datacenter, risparmiando lo 0,7% dell’energia.
Velocizzare il design dei chip.
Ottimizzare i sistemi di addestramento dei LLM, riducendo del 1% il tempo di addestramento.
Risolvere famosi problemi matematici.
Al momento, l’accesso a questo sistema è limitato, ma si prevede che nei prossimi mesi sarà impiegato per realizzare scoperte scientifiche.
Il futuro della ricerca e dell’AI: una riflessione
Il 2025 si prospetta come un anno di cambiamento per Google e per l’intero settore tecnologico. La competizione con ChatGPT e altri modelli di AI, le problematiche normative e l’urgenza di innovare spingono Google a rinnovarsi.
L’integrazione di Gemini nei servizi Google, le nuove caratteristiche presentate all’I/O 2025 e lo sviluppo di AlphaEvolve testimoniano l’impegno di Google verso l’intelligenza artificiale. Tuttavia, l’esito positivo dipenderà dalla capacità di Google di adattarsi ai mutamenti del mercato, di superare gli ostacoli normativi e di offrire soluzioni innovative che rispondano alle esigenze degli utenti.
La posta in gioco è alta. Google deve dimostrare di poter rimanere un leader nel settore, affrontando la concorrenza e sfruttando le opportunità offerte dall’intelligenza artificiale. Il 2025 sarà un anno cruciale per determinare se Google continuerà a dominare il mondo della ricerca online o se cederà il passo a nuovi protagonisti.
Navigare nel mare magnum del SEO in questa nuova era dell’AI può sembrare un’impresa ardua, ma non disperare! Una nozione base da tenere sempre a mente è l’importanza della qualità dei contenuti. Google, e di conseguenza Gemini, premia i contenuti originali, ben strutturati e che rispondono in modo esaustivo alle domande degli utenti.
E per una nozione più avanzata, pensa all’ottimizzazione per la ricerca vocale. Con l’assistente universale di Google sempre più presente, è fondamentale adattare i tuoi contenuti a un linguaggio naturale e conversazionale.
Rifletti su come le persone pongono le domande a voce e cerca di anticipare le loro esigenze. In fondo, il SEO è un po’ come un gioco di scacchi: devi sempre essere un passo avanti rispetto all’avversario, in questo caso, l’algoritmo di Google. E ricorda, la chiave del successo è l’adattamento costante e la volontà di sperimentare nuove strategie.
*Deep Think:* Si tratta di una nuova architettura di ragionamento sviluppata per Gemini 2.5, pensata per potenziare le sue capacità deduttive.