Generazione Z abbandona Google? Ecco la verità

La Gen Z preferisce TikTok e Instagram per le ricerche online: un'analisi approfondita del cambiamento e delle strategie per i brand locali per non perdere il passo con le nuove tendenze.
  • 67% Gen Z usa Instagram per la ricerca, contro il 61% di Google.
  • Nel 2022, il 40% dei giovanissimi preferiva TikTok/Instagram a Google.
  • Bing ha solo il 3,3% del traffico, ma l'IA è in crescita.
  • L'86% della Gen Z usa TikTok Search almeno 1 volta a settimana.
  • TikTok ha 1,2 miliardi di utenti attivi mensili e 3 miliardi di download.

Attualmente, la posizione dominante di Google nel settore delle ricerche online si trova ad affrontare sfide inattese provenienti dalla Generazione Z. Questa fascia generazionale, che ha fatto il suo ingresso nella società durante l’epoca digitale, sta modificando radicalmente i propri comportamenti informativi. Gli utenti più giovani si orientano sempre meno verso i classici strumenti di ricerca offerti da Google per approdare su piattaforme social quali TikTok e Instagram; parallelamente mostrano interesse per innovative soluzioni basate sull’intelligenza artificiale che rispondono alle loro esigenze informative.

L’ascesa dei social media come motori di ricerca

Un dato significativo emerge da uno studio condotto da SOCI e riportato da Forbes: il _67% della Gen Z_ utilizza Instagram come canale di ricerca, il _62% TikTok_, mentre Google si attesta al _61%_. Questo cambiamento di paradigma è supportato da un’ammissione di Google stesso, che nel 2022 ha riconosciuto che circa il _40% dei giovanissimi_ preferisce TikTok o Instagram per scoprire ristoranti o luoghi in cui pranzare.

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La ragione di questa preferenza risiede nella natura visiva e immediata dei social media. I video brevi, le immagini e i contenuti generati dagli utenti offrono un’esperienza più coinvolgente e autentica rispetto ai risultati di ricerca testuali di Google. I social media non sono più solo piattaforme di intrattenimento, ma si trasformano in veri e propri motori di “discovery”, dove i giovani possono trovare ispirazione, consigli e recensioni in formato breve.

Cosa ne pensi?
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L’impatto dell’intelligenza artificiale

In concomitanza con l’espansione dei social media, si sta assistendo a un crescente affermarsi dei sistemi di risposta alimentati dall’intelligenza artificiale. In questo contesto spicca Microsoft che ha introdotto il suo Bing arricchito dal modello GPT-4 per facilitare ricerche dal tono conversazionale; ciò è percepito dalla Generazione Z come *più intuitivo, rapido e su misura. Malgrado Bing occupi ancora una porzione contenuta del mercato (_3,3% del traffico globale_), la tendenza rimane evidente: i motori di ricerca dotati di intelligenza artificiale si stanno configurando come valide opzioni nel panorama competitivo. Anche Google non resta immobile davanti a questa sfida e introduce AI Overviews per dimostrare che un’evoluzione è inevitabile.

Questo fenomeno trascende i confini statunitensi; infatti anche in Italia la Generazione Z fa ampio uso di TikTok e Instagram quali principali fonti d’informazione. Si prevede pertanto che nei prossimi anni Google sarà chiamato a competere seriamente per il primato nella ricerca locale contro piattaforme social e soluzioni basate su intelligenza artificiale.

Cosa significa per i brand e i business locali?

Per le realtà imprenditoriali, specialmente quelle con una marcata impronta locale, questa trasformazione riveste un’importanza fondamentale. Essere presenti su Google e curare la scheda su Google My Business non è più sufficiente. È necessaria una strategia multicanale che includa contenuti per TikTok, Instagram e assistenti AI.

La competizione si articola su vari fronti, spaziando dall’ottimizzazione tradizionale per i motori di ricerca (SEO) all’ottimizzazione per la ricerca sui social (SSO), fino alla capacità di interagire con le nuove piattaforme basate sull’intelligenza artificiale.
Le ricerche online stanno evolvendo, diventando sempre più orientate al visuale, conversazionali e frammentate tra diverse piattaforme.

La Generazione Z non è interessata unicamente alle risposte dirette; cerca piuttosto esperienze coinvolgenti, contenuti autentici e percorsi veloci per guidare le proprie decisioni. Chi fa business deve prenderne atto e muoversi di conseguenza.

Sfide e opportunità per il futuro della ricerca

Un’indagine effettuata da TikTok in collaborazione con WARC evidenzia come l’86% della Gen Z acceda almeno una volta alla settimana a TikTok Search, avvicinandosi così al valore del 90% dei giovani che utilizzano il tradizionale Google Search. È cruciale sottolineare che pur non sostituendolo del tutto, TikTok svolge un ruolo complementare alle ricerche su Google, risultando particolarmente utile in settori specifici quali bellezza, moda, cucina e intrattenimento; qui fornisce contenuti multimediali anziché meri collegamenti o risposte offerte dall’intelligenza artificiale.

Nonostante il progresso esponenziale nella popolarità della piattaforma cinese, Google continua ad essere imprescindibile. L’uso analitico dello stesso è irrinunciabile quando si trattano questioni approfondite, o quando necessitiamo di dati ufficiali o effettuiamo controlli informativi. I risultati delle indagini sono talvolta inizialmente esplorati tramite Google prima di essere ampliati attraverso interazioni nei social media, e all’inverso. Detto ciò, l’emergere degli strumenti offerti da TikTok nel panorama delle ricerche online pone interrogativi significativi riguardo alla possibilità concreta d’informazione inaccurata. L’algoritmo tipico dell’app ha infatti la tendenza ad orientare gli utenti verso un’esperienza continuativa al suo interno, respingendo potenzialmente il ricorso a fonti esterne dove poter validare i fatti esposti. Per questo motivo diventa essenziale adottare un approccio critico nell’impiego della piattaforma. Le informazioni tratte vi si devono considerare frutto delle esperienze soggettive degli utenti piuttosto che verità assolute corroborate dai dati oggettivi. Pur affrontando numerose critiche, TikTok si afferma come la piattaforma sociale che cresce più rapidamente nel panorama attuale. Essa conta infatti su 1,2 miliardi di utenti attivi ogni mese, oltre a registrare ben tre miliardi di download globali. In questo contesto, per una vasta gamma di giovani fruitori, TikTok rappresenta non solo uno spazio ludico ma si configura anche come un valido strumento di ricerca.

Navigare nel cambiamento: SEO e strategie per l’era della Gen Z

Il settore della ricerca online sta subendo profondi mutamenti, con un ruolo cruciale attribuito alla Generazione Z, che ne rappresenta il principale motore propulsivo. È imperativo che le aziende e i professionisti del marketing rispondano efficacemente a questi mutamenti nelle modalità di consultazione affinché possano mantenere una posizione significativa nel mercato mirando al loro specifico pubblico.

Una questione fondamentale nell’ambito dell’ottimizzazione per i motori di ricerca consiste nella necessità imprescindibile delle keyword research. Non è più sufficiente focalizzarsi sulle classiche parole chiave impiegate su Google; occorre infatti comprendere quali espressioni e hashtag vengono utilizzati dalla Gen Z su canali social come TikTok e Instagram onde rendere i contenuti fruibili al meglio.
Un ulteriore aspetto avanzato relativo alla SEO riguarda la pratica della
social search optimization (SSO)*. Questa metodologia enfatizza l’importanza dell’ottimizzazione dei profili sui social media assieme ai relativi contenuti al fine di incrementare il livello di visibilità nei risultati interni delle stesse piattaforme social. Tali pratiche includono non solo l’impiego mirato degli hashtag giusti ma anche lo sviluppo di contenuti attrattivi insieme all’engagement attivo nelle conversazioni che animano queste reti. Il compito cruciale per i marketer è ripensare la propria strategia riguardo alla pubblicità nelle ricerche online. Affidarsi esclusivamente a Google non rappresenta più una soluzione praticabile. Risulta necessario un costante esame delle opzioni emergenti quali TikTok, Amazon e Perplexity, mettendo sotto osservazione ogni possibilità per entrare in contatto con il pubblico target.

In tale situazione diventa essenziale elaborare contenuti significativi che siano capaci di cogliere i bisogni dei consumatori prima ancora che questi li esprimano attraverso domande dirette. È indispensabile che le imprese siano presenti nell’istante in cui l’utente ricerca stimoli creativi così come quando si trova pronto a effettuare acquisti.

Il cambiamento indotto dalla Generazione Z influisce profondamente sul metodo con cui gli utenti reperiscono informazioni sulla rete. Avere successo nel contesto contemporaneo richiede flessibilità nel processo adattivo e una propensione all’esplorazione delle innovazioni tecnologiche disponibili nella varietà delle piattaforme odierne.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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