- Previsto un aumento degli utenti AI negli USA da 13 milioni a 90 milioni entro il 2027.
- L'AI Overview dimezza i click sui link, riducendoli dal 15% all'8%.
- La prima posizione organica perde in media il 34,5% dei click con AI Overview.
L’ecosistema digitale, da oltre un ventennio plasmato dal dominio incontrastato di Google, si trova oggi di fronte a una svolta radicale. L’introduzione dell’intelligenza artificiale generativa, con sistemi come ChatGPT e l’AI Overview di Google, sta ridefinendo le modalità di ricerca online. Non più una semplice lista di link, ma una risposta immediata, sintetica e conversazionale. Tale mutamento, benché apparentemente discreto, sta innescando effetti considerevoli per i creatori di contenuti digitali.
Secondo stime recenti, l’adozione dell’AI come strumento primario di ricerca è in rapida crescita. Negli Stati Uniti, si prevede che il numero di utenti che si affideranno all’AI per le loro ricerche passerà da circa 13 milioni nel 2024 a oltre 90 milioni entro il 2027. Questo trend spiega l’aumento dell’uso di termini come “zero-click search”, che riflette la tendenza degli utenti a ottenere le informazioni desiderate direttamente dalla finestra dell’assistente virtuale, senza la necessità di visitare un sito web.
Il fenomeno è supportato da dati concreti. Studi indicano che la presenza di un AI Overview dimezza il tasso di clic sui link, riducendolo dal 15% all’8%. Inoltre, solo l’1% degli utenti clicca su un link all’interno del riepilogo AI. Un’indagine condotta da Ahrefs evidenzia come la prima posizione nei risultati organici subisca una diminuzione media del 34,5% dei clic quando la ricerca è accompagnata da un Overview. Gli editori hanno registrato un calo medio del 10% nel traffico referral da Google nei primi mesi del 2025, con punte del 25% per alcune testate.

AI Overview: la risposta di Google alla sfida dell’intelligenza artificiale
L’AI Overview rappresenta la risposta di Google alla crescente popolarità di chatbot come ChatGPT. Questa funzionalità, integrata direttamente nella pagina dei risultati di ricerca, fornisce un riepilogo generato dall’intelligenza artificiale che mira a rispondere immediatamente alla domanda dell’utente, senza la necessità di cliccare sui tradizionali “link blu”. L’algoritmo di AI Overview funziona come un “collage”, estrapolando frammenti di contenuti da diverse fonti web e ricomponendoli in un riepilogo coerente.
Tuttavia, questo approccio ha suscitato forti critiche da parte degli editori. Se da un lato, i contenuti prodotti da questi ultimi vengono impiegati per alimentare le risposte generate dall’AI; dall’altro lato, il traffico rimane confinato all’interno del riquadro AI, senza indirizzare gli utenti al sito originale che ha generato l’informazione. Questa situazione solleva interrogativi etici e legali sull’utilizzo dei contenuti altrui senza un adeguato riconoscimento o compensazione.
Mentre le grandi testate cercano di negoziare accordi di licenza con le big tech, gli editori più piccoli hanno intrapreso azioni legali. L’Independent Publishers Alliance ha denunciato Google alla Commissione Europea per abuso di posizione dominante, sostenendo che AI Overview obbliga gli editori a cedere i propri contenuti, pena la scomparsa dai risultati di ricerca.
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Strategie di adattamento: dalla SEO tradizionale all’Answer Engine Optimization
Di fronte a questo cambiamento di paradigma, i professionisti del marketing e i proprietari di siti web devono ripensare le proprie strategie. Il clickbait, che per anni ha garantito traffico attraverso titoli sensazionalistici, perde la sua efficacia. Ciò che assume rilevanza primaria è l’essenza: materiale affidabile, perspicuo e sostenuto da dati verificabili.
L’Answer Engine Optimization (AEO) emerge come una disciplina cruciale. L’AEO focalizza i suoi sforzi sulla produzione di testi chiari, ben strutturati e ricchi di dati comprovabili, concepiti per essere direttamente incorporati nelle risposte fornite dagli assistenti AI. L’intento principale non è più scalare la pagina dei risultati dei motori di ricerca (SERP), ma bensì diventare l’informazione risolutiva stessa.
Le strategie di AEO includono:
Strutturare testi che rispondano direttamente alle domande frequenti. Utilizzare titoli, sottotitoli e FAQ per favorire l’estrazione automatica.
Inserire dati, grafici e fonti verificabili.
Curare la formattazione (elenchi, schemi, tabelle) in modo che siano leggibili anche per un modello linguistico.
Coloro che riusciranno a modellare le proprie strategie secondo questa logica potranno mantenere una significativa visibilità, anche in un contesto dove gli utenti non cliccano più sui link ma si accontentano della risposta fornita dall’AI.
Navigare il cambiamento: un futuro incerto per l’informazione online
L’avvento dell’AI Overview solleva interrogativi sul futuro dell’informazione online. Mentre le ricerche locali, gli eventi in tempo reale e i contenuti multimediali manterranno una dimensione “cliccabile”, l’informazione generalista, le guide e i contenuti di servizio si troveranno di fronte a una trasformazione radicale. La ricerca online si sta evolvendo in un dialogo con un assistente, non più un elenco di link.
Questo cambiamento mette in gioco non solo il destino di singole testate o portali, ma il pluralismo stesso dell’informazione. La capacità di adattarsi a questo nuovo scenario sarà fondamentale per garantire la sopravvivenza e il successo nel panorama digitale in continua evoluzione.
Oltre il Click: Costruire un Futuro di Valore e Fiducia
Amici, siamo di fronte a un cambiamento epocale, un vero e proprio terremoto nel mondo della SEO. Non disperiamoci, però! Questo è il momento di reinventarsi, di smettere di inseguire il click facile e di concentrarci su ciò che conta davvero: offrire valore reale agli utenti.
Una nozione base di SEO che ci viene in soccorso è l’importanza delle keyword a coda lunga. Invece di puntare a termini generici e super competitivi, concentriamoci su domande specifiche e dettagliate che gli utenti pongono. Rispondiamo in modo esaustivo e autorevole, e saremo più facilmente “scelti” dall’AI per le sue risposte.
Ma c’è di più. Una nozione di SEO avanzata che possiamo sfruttare è la SEO semantica. Non limitiamoci a ottimizzare per le parole chiave, ma cerchiamo di comprendere l’intento di ricerca degli utenti. Utilizziamo dati strutturati per “parlare” direttamente con i motori di ricerca e fornirgli tutte le informazioni necessarie per comprendere il nostro contenuto.
Questo è il momento di riflettere: cosa possiamo offrire di unico e prezioso? Come possiamo costruire un rapporto di fiducia con i nostri utenti? La risposta a queste domande è la chiave per navigare questo cambiamento e prosperare nel futuro della SEO.