Google nel mirino: Moltiply chiede 3 miliardi per abuso di posizione dominante

L'azienda italiana Moltiply Group, ex Mutuionline, cita Google per danni miliardari, accusandola di aver favorito il proprio servizio Google Shopping a scapito dei concorrenti, alterando la struttura del mercato dei comparatori di prezzi online.
  • Multa di 2,4 miliardi di euro a Google dalla Commissione Europea nel 2017.
  • Google controlla oltre il 90% del mercato delle ricerche online.
  • Il primo risultato di ricerca ottiene circa il 33% dei click.
  • Moltiply chiede 2,97 miliardi di euro di risarcimento danni.
  • Da 7 a oltre 1.550 comparatori shopping usano soluzioni Google.

L’azienda italiana Moltiply Group, precedentemente nota come Mutuionline.it, ha intrapreso un’azione legale di notevole portata contro il gigante tecnologico Google, chiedendo un risarcimento danni di quasi 3 miliardi di euro. La causa, depositata presso il Tribunale di Milano, si basa sull’accusa di abuso di posizione dominante da parte di Google nel mercato dei comparatori di prezzi online, in particolare a favore del proprio servizio Google Shopping a discapito di concorrenti come Trovaprezzi.it, gestito dalla controllata 7Pixel di Moltiply.

Le origini della disputa: la multa Antitrust e l’abuso di posizione dominante

Il contenzioso trae origine dalla multa di 2,4 miliardi di euro inflitta a Google dalla Commissione Europea nel 2017, poi confermata dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea nel settembre 2024. L’indagine europea aveva accertato che Google, tra il 2008 e il 2017, aveva violato le norme antitrust dell’UE, in particolare l’articolo 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, abusando della sua posizione dominante come motore di ricerca per favorire il proprio servizio di comparazione prodotti rispetto ai concorrenti.
La Commissione Europea aveva rilevato che Google controlla una quota di mercato superiore al 90% delle ricerche online in molti Paesi europei, Italia compresa. In questo contesto, l’ordinamento dei risultati di ricerca assume un’importanza cruciale, influenzando significativamente le scelte degli utenti. I primi risultati visualizzati ottengono la maggior parte dei click, con una drastica diminuzione del traffico per i risultati posizionati più in basso. Ad esempio, il primo risultato ottiene circa il 33% dei click, mentre il quinto ne riceve meno del 6%.

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  • Ottima mossa di Moltiply! 💪 Finalmente qualcuno che ha il coraggio di......
  • 3 miliardi? 🤔 Mi sembra un po' eccessivo, non credete che......
  • E se Google non fosse il vero problema? 🤯 Forse il focus dovrebbe essere......

Il calcolo del danno e le accuse di Moltiply

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Stando a quanto affermato da Moltiply, la prevaricazione di Google ha impresso una svolta irreversibile nella struttura del mercato, con conseguenze dannose per i concorrenti, tra cui Trovaprezzi. I legali di 7Pixel hanno quantificato la somma richiesta a titolo di risarcimento prendendo in esame i mancati guadagni e i profitti evaporati per Trovaprezzi e Shoppydoo (un’altra piattaforma di comparazione prezzi, sempre di proprietà di 7Pixel, che ha cessato l’attività nel 2021) nel periodo compreso tra il 2011 e il 2017, unitamente alla proiezione delle entrate che non si sono concretizzate negli anni successivi. La cifra complessiva, che ammonta a 2,97 miliardi di euro, include anche gli interessi maturati e gli effetti di più ampio respiro derivanti dalla contestata condotta abusiva.

Secondo l’azienda italiana, il vantaggio concesso a Google Shopping ha permesso a quest’ultimo di crescere rapidamente e conquistare ampie porzioni del mercato, danneggiando così la competizione. Per la società tricolore, la ripercussione di tale abuso ha generato una trasformazione “strutturale e irreversibile”, alterando le dinamiche competitive nel panorama dei comparatori online.

La replica di Google e le implicazioni per il mercato

A fronte dell’iniziativa legale intrapresa da Moltiply Group, un portavoce di Google ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Le modifiche apportate nel 2017 in seguito alla decisione della Commissione Europea stanno funzionando come previsto, tanto che il numero di comparatori shopping in Europa che utilizzano le nostre soluzioni shopping si è moltiplicato da soli 7 a oltre 1.550, senza alcun intervento della Commissione. Siamo fortemente in disaccordo con queste esorbitanti richieste di risarcimento danni private, che ignorano il successo e la crescita di questo settore”.

La vicenda solleva importanti questioni relative alla concorrenza nel mercato digitale e al ruolo delle grandi piattaforme online. La decisione del Tribunale di Milano potrebbe avere un impatto significativo sul settore della comparazione prezzi online e sulle strategie di posizionamento dei prodotti nei risultati di ricerca.

Riflessioni conclusive: un caso emblematico per il SEO moderno

Il caso Moltiply contro Google rappresenta un esempio lampante delle sfide che le aziende affrontano nel competere in un mercato dominato da un attore con una posizione di forza. La vicenda evidenzia l’importanza cruciale della visibilità online e l’impatto che le pratiche anticoncorrenziali possono avere sulla concorrenza e sull’innovazione.

SEO e Concorrenza: Una Riflessione

Amici lettori, questa storia ci porta a riflettere su quanto sia fondamentale una strategia SEO solida e trasparente. Non basta ottimizzare il sito per i motori di ricerca; è essenziale comprendere le dinamiche del mercato e tutelarsi da eventuali abusi di posizione dominante.

Una nozione base di SEO che possiamo trarre da questa vicenda è l’importanza della link building. Ottenere link da siti autorevoli e pertinenti al proprio settore può aumentare la visibilità del proprio sito web e migliorare il posizionamento nei risultati di ricerca.

Un concetto SEO avanzato, invece, riguarda l’analisi della SERP (Search Engine Results Page). Osservare attentamente come Google presenta i risultati di ricerca per determinate parole chiave può fornire informazioni preziose su come ottimizzare il proprio sito web e competere efficacemente con i concorrenti.

La vicenda Moltiply contro Google ci invita a una riflessione più ampia sul ruolo delle grandi piattaforme online e sulla necessità di garantire una concorrenza leale e trasparente nel mercato digitale. È fondamentale che le aziende, di qualsiasi dimensione, abbiano la possibilità di competere ad armi pari e di raggiungere il proprio pubblico senza essere penalizzate da pratiche anticoncorrenziali.
—– L’azienda italiana, quindi, sostiene che le conseguenze dell’illecito siano state tali da incidere in modo permanente e radicale sulla conformazione del mercato, alterando la struttura competitiva del settore della comparazione online.

… senza che la Commissione sia dovuta intervenire in alcun modo.

…contestiamo fermamente queste pretese di risarcimento danni spropositate da parte di privati, che non tengono conto del successo e della crescita di questo comparto.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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