- AI Mode disponibile in Italia dall'8 ottobre 2025 e in 50 paesi.
- AI Mode include link alle fonti, supportando l'ecosistema dell'editoria.
- La tecnologia 'Query Fan-Out' esegue decine di ricerche simultaneamente.
- Disponibile in 36 nuove lingue, AI Mode espande l'accessibilità.
## Una rivoluzione nella ricerca online
Il panorama della ricerca online è in fermento con l’introduzione di *AI Mode da parte di Google. Questa nuova modalità, disponibile in Italia dall’8 ottobre 2025 e in altri 50 Paesi, promette di trasformare radicalmente il modo in cui interagiamo con le informazioni sul web. L’obiettivo è ambizioso: fornire uno strumento capace di rispondere a domande complesse, combinando intelligenza artificiale e capacità di ricerca avanzate.
Diego Ciulli, Head of Government Affairs and Public Policy di Google, ha sottolineato come AI Mode si differenzi dai chatbot tradizionali. Mentre questi ultimi forniscono risposte senza indicare le fonti, AI Mode include link alle pagine web più rilevanti, contribuendo così a sostenere l’ecosistema dell’editoria online. Questo aspetto è cruciale, poiché garantisce che i creatori di contenuti continuino a ricevere traffico e visibilità.
La tecnologia alla base di AI Mode è sofisticata. Quando un utente pone una domanda, il sistema esegue simultaneamente decine di ricerche, analizzando e sintetizzando le informazioni per fornire una risposta completa e pertinente. Questa capacità di “sventagliare la richiesta” (Query Fan-Out) permette di affrontare quesiti complessi che, con i motori di ricerca tradizionali, richiederebbero una serie di ricerche separate.
Le implicazioni per l’editoria e il SEO
L’introduzione di AI Mode solleva interrogativi importanti sul futuro dell’editoria online e delle strategie SEO. Ciulli ha evidenziato come, in passato, tentativi di regolamentare l’accesso ai contenuti avrebbero semplicemente spinto gli utenti a cercare informazioni altrove. Allo stesso modo, nell’era dell’intelligenza artificiale, è fondamentale adattarsi alle nuove esigenze degli utenti, che desiderano risposte immediate e concise.
Tuttavia, è essenziale che le aziende editoriali continuino a investire nella creazione di contenuti di alta qualità, in grado di presidiare le diverse fasi del funnel di conversione. Gli LLM (Large Language Models) utilizzati da AI Mode necessitano di fonti affidabili per generare risposte accurate e pertinenti. Se le aziende smettono di produrre contenuti ispirazionali e guide all’acquisto, rischiano di perdere visibilità e rilevanza.
Le aziende dovrebbero monitorare attentamente l’adozione di AI Mode da parte dei loro clienti e potenziali clienti. Il Black Friday 2025 potrebbe fornire indicazioni preziose sull’impatto dell’intelligenza artificiale sui comportamenti di acquisto online. È importante capire se gli utenti utilizzano AI Mode per ottenere informazioni che prima cercavano direttamente sui siti web aziendali.
Google sostiene con determinazione che il volume complessivo di traffico diretto al web resta invariato. Tuttavia, è necessario analizzare attentamente questi dati per comprendere come AI Mode stia influenzando la distribuzione del traffico tra i diversi siti web. La SEO non cambierà radicalmente: il focus rimarrà sulla creazione di contenuti comprensibili dai motori di ricerca e utili per le persone.

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L’esperienza utente e la multimodalità
AI Mode offre un’esperienza di ricerca più intuitiva e conversazionale. Gli utenti possono porre domande complesse utilizzando testo, voce o immagini. Questa multimodalità rappresenta un passo avanti significativo rispetto alle tradizionali query basate su parole chiave. La possibilità di caricare una foto per ottenere informazioni specifiche apre nuove prospettive per la ricerca visiva.
L’integrazione di Gemini, uno dei modelli di intelligenza artificiale più avanzati di Google, conferisce ad AI Mode capacità di ragionamento e comprensione del linguaggio naturale senza precedenti. Gli utenti possono esprimersi in modo più naturale e dettagliato, ottenendo risposte più personalizzate e pertinenti. Questo approccio si avvicina sempre più a una conversazione con un esperto.
Tuttavia, è importante considerare che l’adozione di AI Mode richiederà tempo. Non tutti gli utenti vedranno immediatamente questa modalità nel proprio account. Inoltre, i primi utilizzatori saranno probabilmente gli addetti ai lavori, che utilizzeranno AI Mode per effettuare test e analisi. La “casalinga di Voghera”, che rappresenta la maggioranza degli utenti online, potrebbe impiegare più tempo per familiarizzare con questa nuova tecnologia.
AI Mode è disponibile in 36 nuove lingue, incluso l’italiano, e in altri 50 nuovi paesi. Questo ampliamento della disponibilità testimonia l’impegno di Google nel rendere l’intelligenza artificiale accessibile a un pubblico sempre più vasto.
Verso un futuro dell’informazione più intelligente e accessibile
L’avvento di AI Mode segna un punto di svolta nel modo in cui accediamo e interagiamo con le informazioni online. Non si tratta più solo di cercare, ma di interpretare e generare conoscenza. Questa trasformazione solleva interrogativi importanti sul futuro dell’informazione e sul ruolo dell’intelligenza artificiale nella nostra società.
È fondamentale che Google continui a sviluppare AI Mode in modo responsabile, garantendo la trasparenza, l’accuratezza e l’affidabilità delle informazioni fornite. Allo stesso tempo, è necessario promuovere un dibattito pubblico informato sui benefici e i rischi dell’intelligenza artificiale, coinvolgendo esperti, editori, politici e cittadini.
L’obiettivo finale dovrebbe essere quello di creare un ecosistema dell’informazione più intelligente, accessibile e inclusivo, in cui l’intelligenza artificiale sia al servizio dell’umanità. AI Mode rappresenta un passo importante in questa direzione, ma è solo l’inizio di un lungo e complesso percorso.
Navigare il Futuro del SEO: Oltre le Parole Chiave
Amici, parliamoci chiaro: l’arrivo di AI Mode non è la fine del mondo SEO, ma un invito a evolvere. Dimenticatevi di inseguire ossessivamente le parole chiave. Il vero segreto sta nel creare contenuti che rispondano alle domande degli utenti in modo completo e autorevole. Pensate a cosa cercano veramente le persone, ai loro bisogni e desideri. Offrite soluzioni, non solo informazioni.
Nozione SEO base: Concentratevi sulla SEO semantica. Invece di ottimizzare per singole parole chiave, create contenuti che coprano un intero argomento in modo approfondito. Utilizzate un linguaggio naturale e rispondete alle domande correlate. Google premierà i contenuti che offrono un valore reale agli utenti.
Nozione SEO avanzata: Sfruttate i dati strutturati* per comunicare a Google il significato del vostro contenuto. Utilizzate schema markup per evidenziare le informazioni importanti, come recensioni, prezzi e orari di apertura. Questo aiuterà Google a comprendere meglio il vostro contenuto e a mostrarlo agli utenti giusti.
Riflettete: in un mondo in cui l’intelligenza artificiale genera risposte complesse, la vera sfida è distinguersi con contenuti originali, creativi e di alta qualità. Siate audaci, sperimentate e non abbiate paura di rompere gli schemi. Il futuro del SEO è nelle mani di chi sa creare valore per gli utenti.








