- Il 90% dei buyer B2B si affida all'AI generativa.
- G2 ha subito un calo di oltre la metà del traffico.
- HubSpot osserva una contrazione del traffico da ricerca organica.
- L'AIO mira alla citazione tra le fonti degli LLM.
- Nuovi KPI: per quali prompt un'AI cita l'azienda?
Oggi, 1° maggio 2025, alle ore 07:19, assistiamo a una trasformazione epocale nel marketing B2B, un passaggio dalla SEO tradizionale all’AIO (AI Optimization). Questo cambiamento, accelerato dall’adozione massiccia dell’intelligenza artificiale (AI) da parte dei buyer B2B, impone una revisione radicale delle strategie di content marketing e SEO. ## L’Ascesa dell’AIO: Un Nuovo Paradigma di Ricerca
La ricerca di informazioni nel B2B sta subendo una metamorfosi profonda. Se prima l’ottimizzazione dei contenuti era focalizzata sugli utenti umani e sui motori di ricerca tradizionali, ora l’attenzione si sposta verso i Large Language Model (LLM), ovvero gli assistenti AI come ChatGPT, Claude e Gemini. Studi recenti mostrano che la maggior parte dei buyer B2B, circa il 90%, si affida all’AI generativa durante le fasi del processo d’acquisto. Le proiezioni di Forrester indicano che quasi la totalità dei decision-maker nel B2B, precisamente il 90%, sfrutta i motori di ricerca conversazionali per l’esplorazione di soluzioni, il confronto delle alternative e la conduzione delle decisioni di approvvigionamento.
Questo trend, alimentato dall’efficienza e dalla familiarità con i chatbot AI, sta portando a un cambiamento di mindset: il buyer B2B moderno si aspetta risposte istantanee e personalizzate, cercandole direttamente dalle intelligenze artificiali. L’AI viene utilizzata per definire i requisiti interni, confrontare alternative e creare shortlist automatizzate di vendor.

## Segnali di un Cambiamento Epocale
La transizione dall’era SEO all’era AIO non è solo teoria, ma una realtà osservabile. Svariati indizi rivelano una migrazione dell’interesse dai sistemi convenzionali verso i domini dell’intelligenza artificiale. Diminuzione del traffico sui siti di valutazione B2B: G2, uno dei principali portali di recensioni software, ha subito un calo di oltre la metà del suo traffico organico dopo il debutto di ChatGPT.
Forum tecnici in difficoltà: Stack Overflow ha sperimentato un drastico calo di traffico, parallelamente alla crescente abitudine dei programmatori di richiedere soluzioni di codice direttamente a ChatGPT.
Nuovi player alimentati dall’AI: Startup emergenti come StackAI ricevono più traffico in ingresso da piattaforme AI che da Google.
Erosione del traffico per i campioni del content marketing: Aziende come HubSpot, Figma e Canva osservano una contrazione del traffico proveniente dalla ricerca organica.
Questi segnali delineano un quadro chiaro: i modelli algoritmici basati sull’IA stanno diventando figure intermedie cruciali tra chi crea contenuti e il consumatore finale.
## Implicazioni per Content Marketer e Team SEO
L’ascesa degli assistenti AI comporta impatti operativi significativi per i team di marketing e SEO. Le strategie tradizionali vanno riviste alla luce di come l’AI seleziona e presenta i contenuti.
La SEO tradizionale non basta più: È fondamentale ottimizzare i contenuti affinché siano scelti e utilizzati dai modelli LLM, non solo per piacere agli algoritmi di Google.
Strategia di inbound marketing da ripensare: Occorre chiedersi se le risorse (blog, white paper, FAQ) sono progettate per essere comprese e riproposte dalle AI.
Allineare il product marketing al linguaggio delle AI: È opportuno verificare come gli AI presentano il prodotto o servizio, e assicurarsi che le informazioni chiave siano espresse chiaramente nei contenuti disponibili.
Il funnel di acquisizione si sposta a monte: Il funnel può iniziare direttamente da un prompt, rendendo fondamentale essere presenti nelle risposte AI come prima tappa del customer journey.
Nuovi KPI e metodi di misurazione: Bisogna introdurre nuovi KPI, ad esempio: “Per quali prompt un assistente AI cita l’azienda o i contenuti?”.
## AIO: La Nuova Frontiera dell’Ottimizzazione dei Contenuti
Per far fronte a questo scenario, nasce il concetto di AIO (AI Optimization), ovvero l’ottimizzazione per l’intelligenza artificiale. L’AIO non è la fine della SEO, ma la sua evoluzione naturale nell’era dell’intelligenza artificiale. Mentre la SEO convenzionale si prefiggeva di ottenere una posizione di rilievo nei risultati di Google, l’AIO mira ad assicurare la citazione tra le fonti primarie menzionate da ChatGPT o Claude.
Per abbracciare l’AIO, è necessario adattare la strategia di contenuto, organizzando l’informazione in modo schematico e interrogabile, privilegiando formati leggibili dalle macchine, adottando un linguaggio chiaro e specifico, rispondendo alle domande senza giri di parole e offrendo contenuti aperti e liberamente accessibili.
Inoltre, è fondamentale inserire dati concreti, esempi e casi d’uso, puntando su contenuti originali e approfonditi.
## Navigare il Futuro del Marketing: Consigli Pratici per l’Era dell’AIO
In questo scenario in rapida evoluzione, è essenziale che i professionisti del marketing B2B si adattino e abbraccino le nuove opportunità offerte dall’AI. Ma come possiamo tradurre queste considerazioni teoriche in azioni concrete?
Un primo passo fondamentale è l’analisi dei dati. Imparare a interpretare i dati generati dalle interazioni con l’AI può fornire informazioni preziose sul comportamento dei clienti e sull’efficacia delle strategie di contenuto.
Un secondo aspetto cruciale è l’aggiornamento costante. Il mondo dell’AI è in continua evoluzione, e rimanere al passo con le ultime tendenze e tecnologie è fondamentale per mantenere un vantaggio competitivo.
Infine, è importante sperimentare e innovare*. Non aver paura di provare nuove strategie e approcci, e di adattare le proprie tattiche in base ai risultati ottenuti.
In conclusione, l’avvento dell’AIO rappresenta una sfida e un’opportunità per i professionisti del marketing B2B. Abbracciando l’AI e adattando le proprie strategie, è possibile navigare con successo in questo nuovo panorama e raggiungere nuovi livelli di successo.
Nozione SEO Base: L’ottimizzazione delle parole chiave rimane fondamentale, ma ora è necessario considerare anche le “domande” che gli utenti pongono agli assistenti AI. Ricerca le domande più frequenti nel tuo settore e crea contenuti che rispondano in modo chiaro e conciso.
Nozione SEO Avanzata: Implementa i dati strutturati (Schema Markup) per aiutare gli assistenti AI a comprendere meglio il contenuto delle tue pagine. Questo può migliorare la visibilità dei tuoi contenuti nelle risposte generate dall’AI.
Riflessione personale: In un mondo sempre più automatizzato, è facile sentirsi sopraffatti dalla tecnologia. Tuttavia, è importante ricordare che l’AI è solo uno strumento. Il vero valore risiede nella nostra capacità di utilizzare questo strumento in modo creativo e strategico per raggiungere i nostri obiettivi. Non dimentichiamo mai l’importanza dell’elemento umano nel marketing: la capacità di comprendere le esigenze dei nostri clienti, di creare connessioni significative e di offrire valore reale.