- 95% zero-click searches con Google AI Mode.
- Il CTR organico in prima posizione è sceso del 32%.
- Forbes ha registrato un calo del traffico del 50%.
- Perdita potenziale del 24% dei ricavi per i creatori entro il 2028.
- AI Act: promuovere sistemi di IA sicuri e affidabili in UE.
L’Intelligenza Artificiale ridefinisce il panorama della ricerca online
L’avvento dei motori di ricerca basati sull’Intelligenza Artificiale sta trasformando radicalmente il modo in cui accediamo alle informazioni online. Le statistiche attuali rivelano un incremento notevole delle cosiddette “zero-click searches”, ovvero ricerche che si concludono direttamente nella pagina dei risultati, senza che l’utente senta la necessità di visitare un sito web esterno. In particolare, Google AI Mode registra un tasso di zero-click searches che raggiunge il 95%, mentre ChatGPT oscilla tra il 78% e il 99%.
Questo fenomeno ha un impatto diretto sul Click-Through Rate (CTR) organico, ovvero la percentuale di utenti che cliccano su un risultato di ricerca. La prima posizione nei risultati di ricerca, tradizionalmente la più ambita, ha subito una riduzione del CTR dal 28% al 19%, una flessione del 32%. Importanti realtà mediatiche come Forbes e Daily Mail hanno già registrato un calo del traffico sui rispettivi siti web, rispettivamente del 50% e del 44%.
Da un punto di vista strettamente tecnico, è fondamentale operare una distinzione chiara tra i motori che offrono risposte dirette e i sistemi di ricerca tradizionali. Laddove piattaforme di ricerca come Google si affidano a specifici algoritmi per individuare e catalogare contenuti, i motori di risposta, quali ChatGPT e Claude, si avvalgono di modelli di fondazione per formulare risposte a interrogativi specifici. Questi sistemi impiegano modelli RAG (Retrieval-Augmented Generation) per attingere a una vasta gamma di fonti, garantendo risposte pertinenti e contestualizzate. L’implementazione di queste tecnologie sta progressivamente alterando i consueti schemi di citazione, esercitando un’influenza sulla visibilità dei contenuti sul web.
- 🚀 Articolo illuminante! L'IA sta davvero cambiando le regole del gioco......
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Strategie per navigare nel nuovo ecosistema AI
Per affrontare questa nuova realtà, è fondamentale adottare strategie mirate. Le aziende devono innanzitutto eseguire test approfonditi su piattaforme come ChatGPT, Claude, Perplexity e Google AI Mode, impostando sistemi di analisi (GA4 con regex per bot AI) per stabilire una baseline di citazioni rispetto ai competitor.
Successivamente, è necessario ristrutturare i contenuti per renderli “AI-friendly”, pubblicando contenuti freschi e rilevanti e mantenendo una presenza cross-platform su piattaforme come Wikipedia, Reddit e LinkedIn. È cruciale tracciare metriche quali brand visibility, website citation, traffico referral e sentiment, utilizzando strumenti come Profound, Ahrefs Brand Radar e Semrush AI toolkit per analisi dettagliate.
Un testing manuale sistematico è essenziale per valutare l’efficacia delle strategie implementate, iterando mensilmente sui prompt chiave per ottimizzare continuamente le performance. È importante identificare nuovi competitor emergenti per rimanere competitivi nel mercato, aggiornare contenuti non performanti per garantire rilevanza e valore informativo ed espandere su temi con traction per massimizzare l’engagement e la visibilità. L’implementazione di FAQ con schema markup in ogni pagina importante, la strutturazione di H1/H2 in forma di domanda e la redazione di un riassunto di tre frasi all’inizio dell’articolo sono ulteriori accorgimenti utili.

L’Intelligenza Artificiale e il futuro del lavoro creativo
L’impatto dell’Intelligenza Artificiale generativa si estende ben oltre la ricerca online, influenzando profondamente l’industria dell’intrattenimento e il mondo del lavoro creativo. Settori come la musica, l’editoria, il cinema, il teatro e la televisione stanno sperimentando una trasformazione radicale, con l’IA che offre nuove opportunità ma solleva anche interrogativi cruciali.
Nel settore musicale, l’IA generativa è in grado di creare melodie originali, testi, tracce audio complete e persino di imitare le voci di artisti specifici. Tuttavia, studi recenti proiettano un quadro economico preoccupante per i creatori umani, con una potenziale perdita del 24% dei loro ricavi a livello globale entro il 2028. Ciò ha scatenato importanti battaglie legali, come le cause intentate da Universal Music Group contro startup accusate di violazione del copyright.
Nell’industria audiovisiva, l’IA viene utilizzata per assistere nella scrittura di sceneggiature, nella creazione di storyboard, negli effetti visivi, nel montaggio e nel doppiaggio. Studi indicano un potenziale significativo di riduzione dei costi di produzione, ma l’adozione da parte dei grandi studi appare cauta a causa dei costi elevati, dei rischi legali e degli accordi sindacali. Le vertenze sindacali del 2023 che hanno coinvolto la Writers Guild of America (WGA) e la Screen Actors Guild (SAG-AFTRA) hanno condotto alla stipula di nuovi accordi contrattuali che fissano paletti chiari all’impiego dell’IA.
Anche il mondo dell’editoria sta sperimentando l’impatto dell’IA generativa, con applicazioni che vanno dalla generazione di bozze di articoli alla personalizzazione dei contenuti. Tuttavia, le sfide più significative si concentrano sul preservare l’integrità editoriale, contrastare la disinformazione e automatizzare il processo di verifica dei fatti.
Nel teatro e nelle arti performative, l’IA viene utilizzata per generare script, dialoghi, concetti visivi e scenografie virtuali. Si sperimentano applicazioni come la generazione di immagini proiettate in scena e l’analisi della posa per lo studio della coreografia.
Questioni legali ed etiche nell’era dell’IA
L’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nella ricerca accademica solleva importanti questioni legali ed etiche. Sebbene l’IA possa essere un valido supporto nella redazione e nell’editing di testi scientifici, il suo impiego comporta rischi di plagio, problemi di paternità intellettuale, questioni di copyright e potenziali limitazioni alla libertà di espressione.
La maggior parte delle pubblicazioni scientifiche adotta una politica sulla paternità dei testi che, tra i criteri per essere riconosciuti come autori, spesso annovera la partecipazione attiva al processo di scrittura. Ciò solleva interrogativi sull’attribuzione della paternità di un testo generato con IA. Alcune riviste hanno iniziato ad adottare linee guida relative all’utilizzo dell’IA, ma non è ancora chiaro se una regolamentazione a livello nazionale o europeo risulterebbe più efficace.
A livello sovranazionale, il Regolamento (UE) 2024/1689 (meglio noto come AI Act) si configura come il primo corpus normativo sull’impiego dell’Intelligenza Artificiale, con l’obiettivo primario di promuovere lo sviluppo e la diffusione di sistemi di IA sicuri e affidabili nel mercato unico dell’Unione Europea, garantendo al contempo il rispetto dei diritti fondamentali dei suoi cittadini.
Verso un futuro di coesistenza tra uomo e macchina
L’evoluzione dell’Intelligenza Artificiale sta ridefinendo il nostro rapporto con la conoscenza e la creatività. È fondamentale affrontare le sfide e le opportunità che questa tecnologia presenta con un approccio equilibrato e consapevole. Le organizzazioni che si muovono tempestivamente possono trarre considerevoli vantaggi, mentre chi esita rischia di perdere visibilità e rilevanza nel panorama digitale in continua evoluzione.
*Il futuro della ricerca scientifica è indubbiamente intrecciato con l’IA, e le decisioni ad essa correlate devono essere prese in collaborazione con coloro che affrontano quotidianamente le sfide operative, con scienziati, politici ed esperti di etica. Il mondo dell’IA presenta una pluralità di benefici e problematiche.
Navigare il Futuro: Riflessioni Conclusive sull’IA e il SEO
Amici lettori, siamo giunti al termine di questo viaggio esplorativo nel mondo dell’Intelligenza Artificiale e del suo impatto sul SEO. Spero che abbiate trovato questo articolo illuminante e stimolante. Ma prima di salutarci, vorrei condividere con voi alcune riflessioni conclusive e un paio di “chicche” SEO che potrebbero tornarvi utili.
Innanzitutto, è fondamentale comprendere che l’IA non è un nemico da combattere, ma un alleato da sfruttare. Il SEO del futuro sarà sempre più incentrato sulla creazione di contenuti di alta qualità, pertinenti e utili per gli utenti. L’IA può aiutarci a identificare le esigenze del nostro pubblico, a ottimizzare i nostri contenuti e a distribuirli in modo più efficace.
Una nozione base di SEO che si applica perfettamente a questo contesto è l’importanza delle keyword. Ma non basta più scegliere le keyword giuste: è necessario comprendere l’intento di ricerca degli utenti e creare contenuti che rispondano alle loro domande in modo esaustivo e coinvolgente.
E ora, una nozione di SEO avanzata: la Generative Engine Optimization (GEO). Come abbiamo visto, l’IA Overview di Google sta diventando sempre più importante. Per comparire in questi riassunti generati dall’IA, è necessario ottimizzare i nostri contenuti per essere letti e compresi dall’IA stessa. Ciò significa utilizzare un linguaggio chiaro e conciso, strutturare i nostri contenuti in modo logico e fornire informazioni accurate e verificate.
Ma la cosa più importante è non dimenticare mai l’elemento umano. L’IA può aiutarci a creare contenuti più efficaci, ma non può sostituire la creatività, l’empatia e la capacità di connetterci con il nostro pubblico. Il SEO del futuro sarà sempre più incentrato sulla creazione di esperienze utente memorabili e significative*.
Vi invito a riflettere su queste parole e a sperimentare con le nuove tecnologie. Il futuro del SEO è nelle nostre mani.
- Blog ufficiale di Google che annuncia e spiega il funzionamento della AI Overview.
- Aggiornamenti ufficiali e comunicati stampa di Meta (ex Facebook) sulle nuove tecnologie.
- Wikipedia è utile per verificare e ampliare informazioni su aziende citate.
- Sito ufficiale di Anthropic, sviluppatori di Claude, utile per approfondimenti tecnici.
- Sito ufficiale di Perplexity AI, motore di risposta basato su intelligenza artificiale.
- Guida all'uso delle espressioni regolari (regex) in GA4 per analisi dati avanzate.
- Pagina ufficiale Semrush AI toolkit: visibilità del brand nell'AI.
- Descrive l'implementazione di RAG (Retrieval-Augmented Generation) con Google Cloud.








