- La FIEG denuncia AI Overviews per violazione del DSA.
- Rischio di sostituire i fornitori di contenuti, riducendo il traffico.
- Minaccia al modello di business basato sulla pubblicità.
- Allarme sulla sostenibilità economica e la diversità dei media.
- L'ENPA intraprende azioni analoghe a livello europeo.
- Necessario un nuovo equilibrio tra IA e informazione di qualità.
La recente introduzione del servizio AI Overviews da parte di Google ha innescato una vivace polemica nell’ambito editoriale. La Federazione Italiana Editori Giornali (FIEG) ha ufficialmente esortato l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) a dar vita a un’indagine formale e ha contemporaneamente chiesto l’intervento della Commissione Europea. Il timore predominante è che questa innovativa funzionalità, capace di fornire risposte elaborate tramite intelligenza artificiale direttamente nei risultati delle ricerche online, possa compromettere la *libertà d’informazione e il pluralismo mediatico, due pilastri fondamentali riconosciuti dall’articolo 11 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea.
Le Accuse della FIEG e il Ruolo del Digital Services Act
Secondo la FIEG, l’implementazione di AI Overviews in Italia, e ancor più l’introduzione della funzione AI Mode, rappresenta una violazione di alcune disposizioni fondamentali del Digital Services Act (DSA), il regolamento UE 2022/2065. Questo regolamento mira a garantire un ambiente online sicuro e trasparente, proteggendo i diritti degli utenti e delle imprese. La federazione degli editori ritiene che AI Overviews, attraverso la sintesi di materiale editoriale e giornalistico altrui, generi un contenuto che si pone in diretta concorrenza con i lavori originali tutelati dal diritto d’autore. La federazione degli editori, guidata da Andrea Riffeser Monti, evidenzia come le risposte fornite in pochi secondi dall’AI rischino di sostituire i fornitori di contenuti, riducendo drasticamente il traffico verso i siti degli editori. Questo fenomeno, definito dalla FIEG un vero e proprio “killer del traffico“, compromette la reperibilità dei siti editoriali, una caratteristica fondamentale per il rifinanziamento basato sulla pubblicità e per l’acquisizione di abbonati.
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L’Allarme per la Sostenibilità Economica e la Diversità dei Media
La FIEG lancia un allarme sulla sostenibilità economica e la diversità dei media. La riduzione del traffico verso i siti degli editori, a vantaggio dei prodotti di Google, mette a rischio il modello di business basato sulla pubblicità e sugli abbonamenti. Questo, a sua volta, potrebbe avere gravi conseguenze sulla capacità dei media di produrre contenuti di qualità e di garantire un’informazione pluralista e indipendente. Inoltre, la FIEG sottolinea il rischio che servizi basati sull’intelligenza artificiale come AI Overviews possano diffondere disinformazione a causa delle cosiddette “allucinazioni” dell’IA, distorcendo il dibattito sociale. La federazione degli editori chiede quindi un intervento urgente per tutelare gli interessi degli utenti, dei consumatori e delle imprese italiane.

L’Azione Coordinata a Livello Europeo
Non si può considerare come un episodio isolato l’intervento della FIEG. Infatti, l’European Newspaper Publishers’ Association (ENPA) ha intrapreso azioni analoghe rivolte ai Coordinatori dei Servizi Digitali in diverse nazioni europee, miranti a sollecitare dalla Commissione Europea una valutazione tempestiva riguardante la problematica in oggetto. Il fine principale consiste nell’attivare un procedimento conforme al DSA a livello continentale, assicurando così una salvaguardia omogenea degli interessi tanto degli editori quanto dei consumatori negli Stati membri. Tanto la FIEG quanto l’ENPA esprimono il desiderio che la Commissione Europea approfondisca con attenzione le ripercussioni delle AI Overviews su aspetti cruciali quali la libertà d’informazione, il pluralismo dei media e la sostenibilità economica dell’intero settore editoriale.
Verso un Nuovo Equilibrio tra Intelligenza Artificiale e Informazione di Qualità
La questione sollevata da AI Overviews mette in evidenza interrogativi fondamentali relativi all’evoluzione del panorama informativo nell’epoca contemporanea dell’intelligenza artificiale. Se da una parte l’IA si presenta come uno strumento potentemente innovativo per facilitare il rapido accesso a dati pertinenti e personalizzati, dall’altra si rende necessaria una salvaguardia della qualità, della neutralità e della sostenibilità delle informazioni stesse. È quindi essenziale raggiungere un nuovo bilanciamento tra l’avanzamento tecnologico e i diritti imprescindibili degli individui per mantenere viva l’informazione qualitativa quale pilastro vitale nella dinamica del dibattito democratico.
Cari lettori, prendiamoci un momento per considerare questa realtà complessa: il termine SEO o Search Engine Optimization identifica quell’insieme di pratiche finalizzate ad aumentare la visibilità dei contenuti sui motori di ricerca stessi. Un principio fondamentale ci indica che, maggiormente cresce il flusso verso il proprio sito web, maggiore sarà anche il potenziale ritorno economico nonché le prospettive evolutive dell’attività in oggetto; tuttavia, ci si domanda: cosa accade quando i motori stessi forniscono risposte dirette agli interrogativi formulati dagli utenti escludendo la necessità di visitare le piattaforme esterne? Si presenta dunque un concetto innovativo nel campo della SEO: Entity Optimization*. Anziché focalizzarsi esclusivamente sulle keyword tradizionali, è cruciale perfezionare i tuoi contenuti affinché i motori di ricerca possano comprendere l’essenza della tua attività, identificare le figure professionali competenti e le connessioni esistenti tra vari argomenti. Questo approccio aumenta la possibilità che il tuo portale venga riconosciuto come un’autorità nel settore e possa quindi godere di maggiori opportunità di citazione o rimando.
Inoltre, è necessario interrogarci sul valore fondamentale dell’informazione. Siamo pronti a investire in contenuti qualitativi, accurati e analitici oppure ci accontentiamo delle risposte rapide ed occasionalmente superficiali? La risposta a tale interrogativo avrà ripercussioni significative sul futuro del giornalismo e sull’ecosistema informativo nell’attuale era digitale.