- 85% delle società usa AI nel marketing.
- 64% delle imprese usa AI per il targeting.
- Solo il 43% ha regole AI per marketing.
Il rapporto rilasciato da IAB Europe il 18 settembre 2025 mette in luce l’impatto sempre più rilevante dell’AI, plasmando strategie operative e modelli aziendali in continuo mutamento. L’indagine ha coinvolto circa cento realtà suddivise tra inserzionisti, agenzie pubblicitarie e publisher: i risultati mostrano che ben l’85% delle società sta già impiegando tecnologie AI nelle proprie iniziative marketing. Queste informazioni mettono in evidenza una diffusione rapida ed estesa dell’intelligenza artificiale nel panorama commerciale attuale; si riscontra infatti che circa tre quarti degli intervistati affermano che parte della gestione delle loro campagne pubblicitarie avviene attraverso sistemi automatizzati.
Elemento centrale del rapporto è anche la proiezione economica relativa agli investimenti futuri: nessuna azienda ha manifestato intenzioni restrittive verso i fondi destinati all’AI; anzi, il consenso generale appare orientato a mantenere o persino aumentare gli investimenti attuali. Tale percezione positiva nei confronti dell’intelligenza artificiale suggerisce una sua considerazione come pilastro fondamentale per lo sviluppo sostenibile del settore nel lungo periodo.
Targeting e Creazione di Contenuti: I Principali Campi di Applicazione dell’AI
La presenza dell’intelligenza artificiale è particolarmente avvertita nel campo del targeting pubblicitario e nella generazione di contenuti. Attualmente, possiamo osservare che il 64% delle imprese impiega questa tecnologia per finalità legate al targeting, mentre una quota pari al 61% la utilizza nell’ambito della creazione di materiali testuali o visivi. Le agenzie insieme alle aziende specializzate in tecnologia pubblicitaria indicano significativi progressi nei loro KPI (Key Performance Indicators) come risultato diretto della sua implementazione; tuttavia, tra gli editori prevale un approccio cauto: meno del 33% ha riferito aumenti nel CPM (Cost Per Mille).
Tale diversità nei risultati fa emergere una realtà piuttosto complessa: i vantaggi derivanti dall’impiego dell’intelligenza artificiale non si manifestano con equanimità tra le varie componenti industriali. Infatti, se da un lato agenzie e operatori tecnologici riescono a capitalizzare sui potenziali ottimizzatori offerti dall’AI per affinare campagne promozionali e perfezionare l’efficacia delle loro azioni commerciali; d’altro canto è necessario che gli editor dei contenuti esplorino metodi distintivi, andando oltre i modelli tradizionali affinché possano ottenere maggior valore dal capitale investito nell’intelligenza artificiale.

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Governance, Privacy e Competenze: Le Sfide da Affrontare
Pur manifestando grande entusiasmo per le potenzialità offerte dall’intelligenza artificiale, emerge nel report stilato da IAB Europe una serie preoccupante di scontri cruciali. Tra questi spicca la questione della governance: mentre ben 68% delle imprese ha elaborato linee guida relative all’applicazione dell’AI, soltanto una porzione esigua (il 43%) possiede regolamentazioni mirate al marketing e alla pubblicità. Limitati a un terzo sono coloro che ricevono informazioni ben definite dalla sfera del buy-side; inoltre, talvolta non si fa altro che incaricare una sola figura interna della supervisione nella gestione strategica del sistema AI.
Un tema centrale risulta essere quello legato alla privacy: essa viene considerata come l’impedimento primario nell’integrazione sistematica dell’intelligenza artificiale nelle strategie promozionali digitali. Un ostacolo aggiuntivo deriva dalla scarsità generica sia di expertise interna che riguardo ai programmi formativi disponibili; al contempo emergono posizioni contrapposte concernenti l’utilizzo dei dati degli utenti durante l’accumulo necessario per formare efficacemente i modelli predittivi basati sull’intelligenza artificiale.
Le variazioni d’attese sui risultati ottenibili dall’utilizzo di tale tecnologia rivelano significative discrepanze fra vari ambiti industriali: infatti circa il 60% delle aziende operanti nel settore ad tech insieme al 48% delle agenzie dichiarano progressi negli indicatori chiave prestazionali grazie alle applicazioni AI implementate; al contrario però gli editori sembrano trarre vantaggi meno evidenti dalle stesse innovazioni tecnologiche. Proiettandosi verso il domani, si osserva che più dell’80% dei partecipanti all’indagine mostra un sostanziale interesse nel mercato della pubblicità, desiderando sia acquisire che cedere spazi promozionali. Queste opportunità sono concentrate sulle piattaforme di intelligenza artificiale destinate agli utenti finali, inclusi i chatbot costruiti con modelli di linguaggio ampi (LLM).
Verso un Futuro Pubblicitario Guidato dall’AI: Responsabilità e Innovazione
Il documento redatto da IAB Europe presenta una visione futura nella quale l’intelligenza artificiale (AI) occupa una posizione sempre più predominante nell’ambito della pubblicità digitale. Per sfruttarne pienamente le potenzialità, appare imprescindibile affrontare alcune sfide cruciali quali quelle relative a governance, privacy e competenze specifiche nel campo. È indispensabile creare delle strutture di riferimento ben definite, incentivare programmi di apprendimento continuo e assicurarsi che l’utilizzo dell’AI avvenga in modo etico.
L’intelligenza artificiale possiede il fattore critico necessario per elevare l’efficienza, la creatività, oltre a favorire una crescita sostenibile nell’arena pubblicitaria. Tuttavia, risulta fondamentale che il processo di adozione sia disciplinato attraverso norme precise e un forte impulso verso maggiore trasparenza e accountability. Solo così si potrà integrare efficacemente l’AI nei flussi lavorativi quotidiani con il fine di dar vita a un nuovo capitolo d’innovazione rispettosa dei valori dell’industria pubblicitaria europea.
Riflessioni Finali: Navigare il Futuro SEO con l’AI
L’avvento dell’AI nel panorama pubblicitario non è solo una questione di efficienza e automazione, ma anche di profonda trasformazione delle strategie SEO. Comprendere come l’AI influenzi il targeting, la creazione di contenuti e l’analisi dei dati è cruciale per chiunque operi nel mondo della SEO.
Un concetto SEO di base, ma sempre attuale, è l’importanza delle keyword. L’AI può aiutare a identificare le keyword più pertinenti e a creare contenuti ottimizzati per queste parole chiave. Tuttavia, una nozione SEO avanzata ci ricorda che l’AI può anche essere utilizzata per analizzare il comportamento degli utenti e personalizzare i contenuti in base alle loro preferenze individuali. Questo approccio, noto come “SEO semantica”, va oltre la semplice ottimizzazione delle keyword e si concentra sulla comprensione del significato e del contesto dei contenuti.
In definitiva, l’AI rappresenta sia una sfida che un’opportunità per il mondo della SEO. Chi saprà sfruttare al meglio le potenzialità dell’AI, adottando un approccio strategico e responsabile, potrà ottenere un vantaggio competitivo significativo nel mercato digitale. La conclusione da trarre è che l’intelligenza artificiale non funge da alternativa al pensiero creativo degli esseri umani; piuttosto, essa rappresenta uno strumento altamente efficace per potenziarlo.
- Report completo IAB Europe sull'impatto dell'AI sulla pubblicità digitale.
- Comunicato stampa di IAB Europe sull'impatto dell'AI nella pubblicità digitale.
- Sito ufficiale IAB Europe, fonte principale del rapporto sull'AI nel marketing.
- Sito ufficiale di IAB Europe, fonte del report citato nell'articolo.