- Penske Media accusa Google di aver ridotto di oltre un terzo i ricavi.
- Google detiene circa il 90% del mercato delle ricerche online.
- Diverse azioni legali coinvolgono ora anche Microsoft e OpenAI.
Penske Media Corporation (PMC), il gruppo editoriale che gestisce testate influenti come Rolling Stone, Billboard e The Hollywood Reporter, ha avviato un’azione legale contro Google, accusando il gigante tecnologico di un utilizzo improprio dei materiali giornalistici tramite la sua funzione AI Overview. Questo atto rappresenta la prima volta che un importante editore statunitense sfida direttamente Google in tribunale per l’impiego dell’intelligenza artificiale nei risultati di ricerca.
Le Accuse di Penske Media contro Google
PMC afferma che gli AI Overviews di Google, lanciati nel maggio 2024, riducono in modo significativo il traffico verso i siti web degli editori, minando i profitti derivanti dalla pubblicità e dagli abbonamenti. L’azienda lamenta una flessione di oltre un terzo dei ricavi da affiliazione nel corso del 2025, imputando tale declino alla riduzione delle visite provenienti da Google, che rappresenta il principale canale di accesso ai contenuti giornalistici online.
Secondo l’opinione di Penske, Google sta imponendo un sistema limitante, forzando gli editori ad accettare l’utilizzo dei loro contenuti per i riassunti creati dall’AI, in cambio della loro visibilità nei risultati di ricerca. Ciò, a detta di PMC, costituisce una forma di estorsione digitale, resa possibile dalla quasi completa egemonia di Google nel campo delle ricerche online, stimata intorno al 90%.

Prompt per l’immagine: Un’immagine minimalista che raffigura un rotolo di giornale stilizzato (che rappresenta Penske Media/Rolling Stone) in conflitto con un logo di Google stilizzato. Il rotolo di giornale è leggermente inclinato verso il basso, simboleggiando la perdita di traffico, mentre il logo di Google è in posizione dominante. Lo stile dovrebbe essere pulito, con linee semplici e colori neutri, senza testo.
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La Difesa di Google e il Contesto Più Ampio
Google si difende sostenendo che gli AI Overviews accrescono l’utilità delle ricerche e dischiudono nuove vie per la scoperta di contenuti.
Tuttavia, questa affermazione è contestata da Penske, che sottolinea come i propri clic siano diminuiti in modo significativo dall’introduzione degli AI Overviews. La disputa si inserisce in un contesto più ampio di crescente tensione tra le aziende AI e l’industria dei contenuti. Negli ultimi mesi, diverse azioni legali hanno coinvolto entità come Perplexity, Microsoft e OpenAI, assieme a quotidiani storici quali il New York Times.
Implicazioni per il Settore Editoriale e il Futuro del SEO
La causa intentata da Penske Media rappresenta un punto di svolta nel dibattito sull’utilizzo dei contenuti editoriali da parte delle aziende AI. Qualora Penske ottenesse un verdetto favorevole, ciò potrebbe inaugurare una nuova fase, potenzialmente obbligando le società tecnologiche a rivedere i loro accordi commerciali con i fornitori di contenuti.
Al contrario, un esito favorevole a Google rafforzerebbe la supremazia del colosso di Mountain View, indebolendo ulteriormente il potere negoziale degli editori. La situazione solleva interrogativi cruciali su come conciliare l’innovazione tecnologica con la sostenibilità economica del giornalismo nell’era digitale.
Verso un Nuovo Equilibrio: Riflessioni sul Futuro dei Media Digitali
La battaglia legale tra Penske Media e Google è più di una semplice disputa commerciale; è un sintomo di un cambiamento epocale nel modo in cui le informazioni vengono create, distribuite e consumate. L’avvento dell’intelligenza artificiale ha aperto nuove frontiere, ma ha anche sollevato interrogativi etici e pratici che richiedono risposte urgenti.
Il futuro dei media digitali dipenderà dalla capacità di trovare un equilibrio tra l’innovazione tecnologica e la tutela del valore del lavoro giornalistico. Sarà necessario definire regole chiare e trasparenti per l’utilizzo dei contenuti editoriali da parte delle aziende AI, garantendo una remunerazione equa per gli editori e preservando la diversità e l’indipendenza dell’informazione.
Un aspetto fondamentale da considerare è l’impatto di questa vicenda sul SEO. Gli editori dovranno adattare le loro strategie per competere con gli AI Overviews, concentrandosi sulla creazione di contenuti originali, approfonditi e di alta qualità che offrano un valore aggiunto rispetto alle sintesi generate dall’intelligenza artificiale.
Inoltre, sarà essenziale monitorare attentamente le evoluzioni del panorama SEO e sperimentare nuove tecniche per ottimizzare la visibilità dei contenuti sui motori di ricerca. Una nozione base di SEO da tenere a mente è l’importanza delle parole chiave. Identificare le parole chiave pertinenti al proprio settore e utilizzarle strategicamente nei contenuti può aiutare a migliorare il posizionamento sui motori di ricerca.
Una nozione di SEO avanzata è l’utilizzo dei dati strutturati. Implementare i dati strutturati sui propri siti web può fornire ai motori di ricerca informazioni più dettagliate sui contenuti, migliorando la loro comprensione e aumentando le probabilità di essere visualizzati negli AI Overviews.
La vicenda Penske Media contro Google ci invita a riflettere sul ruolo del giornalismo nella società contemporanea e sulla necessità di proteggere la sua integrità e sostenibilità. In un’epoca in cui le informazioni sono sempre più accessibili e immediate, è fondamentale preservare il valore del lavoro giornalistico di qualità, che contribuisce a informare, educare e stimolare il dibattito pubblico.