- La quota di mercato di google è in calo a favore dei chatbot ai.
- Le zero-click searches raggiungono il 70-80% in alcuni segmenti.
- Ottimizzazione semantica, dati strutturati e domain authority sono cruciali.
Il panorama della ricerca online sta subendo una trasformazione radicale, un cambiamento epocale che vede l’Intelligenza Artificiale (AI) assumere un ruolo sempre più centrale. La tradizionale supremazia dei motori di ricerca come Google, con la sua interfaccia basata su parole chiave e risultati organici, è messa in discussione dall’emergere di modelli linguistici avanzati (LLM) come ChatGPT, Gemini e Perplexity. Questi strumenti, capaci di fornire risposte dirette e contestualizzate, stanno modificando le abitudini degli utenti e aprendo nuove frontiere per la SEO (Search Engine Optimization).
Secondo dati recenti, Google mantiene ancora una posizione dominante nel mercato dei motori di ricerca, ma la sua quota di mercato è in progressivo calo. Questo declino, seppur lieve, è un segnale inequivocabile del cambiamento in atto. Gli utenti, sempre più esigenti e alla ricerca di risposte immediate, si rivolgono con crescente frequenza a chatbot AI, capaci di sintetizzare informazioni da diverse fonti e di offrire un’esperienza di ricerca più intuitiva e personalizzata. Questo trend ha un impatto diretto sul traffico web, con un aumento significativo delle “zero-click searches”, ovvero ricerche che si concludono senza che l’utente clicchi su alcun link.
La SEO, tradizionalmente focalizzata sull’ottimizzazione per i motori di ricerca classici, deve quindi evolvere per adattarsi a questo nuovo scenario. Non è più sufficiente concentrarsi su parole chiave e link building: è necessario adottare un approccio più olistico, che tenga conto della semantica dei contenuti, dell’architettura informativa e dei segnali di fiducia. L’obiettivo è quello di diventare una fonte autorevole per le AI, in modo da essere inclusi nelle risposte generate da questi strumenti.

Strategie SEO per l’Era dell’AI: Oltre le Parole Chiave
Per affrontare questa trasformazione, è necessario adottare un approccio strategico che tenga conto delle specificità dei motori di ricerca AI. Ecco alcune aree di intervento fondamentali:
- Ottimizzazione semantica dei contenuti: I motori di ricerca AI non si limitano a leggere le parole chiave, ma interpretano i concetti e le relazioni semantiche tra di essi. È quindi fondamentale strutturare i contenuti in modo schematico e orientarli a rispondere in maniera esaustiva a domande sempre più specifiche e variegate.
- Ottimizzazione dei dati strutturati: L’utilizzo dello schema markup è essenziale per fornire informazioni essenziali sui prodotti, servizi e sul business in un formato standardizzato, aiutando Google e le AI a capire meglio chi sei e cosa offri.
- Ottimizzazione tecnica on-page: È fondamentale assicurarsi che i contenuti siano correttamente reperibili e scansionabili dai bot di Google e da quelli dei motori di ricerca AI, prestando attenzione a fattori come la dipendenza da JavaScript, l’utilizzo di JS client-side e non server-side, gli iframes e il file robots.txt.
- Potenziamento della Domain Authority: La reputazione online è un fattore cruciale per essere considerati una fonte autorevole dalle AI. È quindi importante investire in attività off-page come la link building e la Digital PR, per ottenere menzioni e link da siti autorevoli e pertinenti nel proprio settore.
- Ottimizzazione infrastrutturale IT e pageload: La velocità di caricamento del sito è un fattore critico, sia per i bot dei motori di ricerca che per l’esperienza utente. Un sito lento può compromettere la navigazione e scoraggiare gli utenti provenienti dalle AI.
- Coinvolgimento utente e tassi di conversione: I visitatori che approdano al sito tramite i motori di ricerca basati sull’intelligenza artificiale sono spesso già molto orientati, con un chiaro intento di acquisto o di contatto. Pertanto, è cruciale perfezionare l’esperienza dell’utente e la percentuale di conversione per valorizzare al massimo ogni singola visita.
Un approccio “Google-first” rimane essenziale, ma deve essere affiancato da una sperimentazione continua con i motori conversazionali, dal presidio dei social media e dalla creazione di contenuti progettati specificamente per chi interroga ChatGPT o Perplexity. Il rischio più grande per le aziende è quello di restare immobili mentre il mondo della ricerca online si evolve rapidamente.
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AI Overviews di Google: Un’Arma a Doppio Taglio
L’introduzione di AI Overviews da parte di Google rappresenta una delle novità più critiche legate all’impiego dell’intelligenza artificiale generativa. Questa funzionalità, che fornisce riepiloghi e risposte strutturate direttamente nei risultati di ricerca, ha contribuito ad aumentare il fenomeno delle “Serp zero-click”, riducendo il traffico verso i siti web. In alcuni segmenti, si stima che lo zero-click possa raggiungere il 70-80%, mettendo a rischio i vecchi modelli di business.
Di fronte a questa sfida, è essenziale riconsiderare l’approccio al contenuto in un’ottica più ampia, spostando l’attenzione dall’ottimizzazione per il motore di ricerca a quella per il servizio di ricerca. Strumenti come Sistrix offrono nuove funzionalità basate sull’AI per analizzare le parole chiave per le quali Google risponde con il box AI Overviews, consentendo di fare scelte editoriali più ponderate.
Ciononostante, è importante ponderare attentamente la decisione di competere o meno per le AI Overviews, scegliendo se includere o escludere i propri asset digitali. Successivamente, è indispensabile valutare i pericoli derivanti dallo zero-click e definire la strategia a medio termine da adottare. La sola certezza è l’impossibilità di tornare al punto di partenza.
Navigare il Futuro della SEO: Consigli Pratici e Riflessioni Finali
In conclusione, l’evoluzione della ricerca online verso un modello sempre più “AI-based” richiede un cambio di mentalità e un adattamento delle strategie SEO. Non esiste una ricetta perfetta che assicuri la certezza dei risultati, ma ci sono alcune caratteristiche comuni ai siti che emergono in questo nuovo scenario:
- Qualità e verticalità dei contenuti: È fondamentale distinguersi per la qualità e la profondità dei propri contenuti, offrendo informazioni uniche e di valore per gli utenti.
- Cornice tecnica adeguata: Anche il sito più ricco di contenuti può essere penalizzato da problemi tecnici o latenze nell’indicizzazione. È quindi essenziale curare l’aspetto tecnico del sito, assicurandosi che sia veloce, accessibile e facilmente scansionabile dai bot.
- Approccio multicanale e multimodale: Qualsiasi piattaforma con un motore di ricerca e almeno un miliardo di utenti registrati dovrebbe rivestire un ruolo centrale nelle nostre decisioni di sviluppo. È importante essere presenti su diverse piattaforme e utilizzare diversi formati di contenuto (testo, immagini, video) per raggiungere un pubblico più ampio.
In definitiva, la SEO del futuro sarà sempre più una questione di equilibrio tra ottimizzazione tecnica, creazione di contenuti di qualità e capacità di adattarsi ai cambiamenti del panorama digitale. Chi saprà interpretare al meglio queste dinamiche avrà maggiori possibilità di successo in un mondo in cui l’Intelligenza Artificiale sta ridefinendo le regole del gioco.
Oltre l’Orizzonte: SEO e AI, un Dialogo in Continua Evoluzione
Il cambiamento in atto nel mondo della SEO, con l’avvento dell’Intelligenza Artificiale, non è solo una questione tecnica, ma una vera e propria rivoluzione culturale. Stiamo assistendo a un passaggio da un modello di ricerca basato su parole chiave a un modello basato sulla comprensione del linguaggio naturale e sull’interpretazione delle intenzioni dell’utente.
In questo contesto, la SEO diventa sempre più una disciplina olistica, che richiede competenze trasversali e una visione strategica a lungo termine. Non basta più ottimizzare il sito web per i motori di ricerca: è necessario creare un ecosistema di contenuti di valore, costruire relazioni con il pubblico e adattarsi continuamente alle evoluzioni del panorama digitale.
Ma cosa significa tutto questo per chi si occupa di SEO? Significa che è necessario abbandonare le certezze del passato e abbracciare la sperimentazione, la creatività e la capacità di adattamento. Significa che è necessario investire nella formazione continua, per rimanere aggiornati sulle ultime novità e sulle migliori pratiche del settore. E significa, soprattutto, che è necessario mettere al centro l’utente, cercando di capire le sue esigenze, i suoi desideri e le sue aspettative.
In fondo, la SEO non è altro che un modo per aiutare le persone a trovare le informazioni che cercano. E in un mondo sempre più complesso e sovraccarico di informazioni, questo compito diventa ancora più importante e significativo.
Amici della SEO, riflettiamo un attimo. Abbiamo parlato di come l’AI sta cambiando il gioco, ma non dimentichiamoci le basi. Una nozione SEO fondamentale è l’importanza delle keyword a coda lunga. Invece di puntare solo su termini generici, focalizzatevi su frasi più specifiche che gli utenti usano quando sono vicini alla conversione. Questo vi aiuterà a intercettare un pubblico più qualificato e a competere in modo più efficace. E per i più esperti, una tecnica avanzata è l’analisi semantica latente (LSI). Cercate parole e concetti correlati alle vostre keyword principali e usateli nel vostro contenuto per arricchirlo e renderlo più rilevante per i motori di ricerca. Ma soprattutto, chiedetevi: cosa posso offrire di veramente unico e utile ai miei utenti? La risposta a questa domanda è la chiave per navigare con successo nel futuro della SEO.
- Documentazione ufficiale di Google sui dati strutturati per migliorare la SEO.
- Partnership strategica tra OpenAI e GEDI per l'accessibilità dei contenuti news italiani in ChatGPT.
- Presentazione ufficiale di Gemini, l'assistente AI di Google, e le sue funzioni.
- Pagina principale di Perplexity AI, motore di ricerca basato su intelligenza artificiale.