- Microsoft sfida Google con Bing potenziato da OpenAI.
- Google risponde con AI Overview, con un aumento del 10%.
- AI Mode di Google usa la tecnica "fan-out delle query".
- Gemini 2.5 di Google accessibile in AI Mode e AI Overview.
- Google esplora funzionalità agentiche, come acquistare biglietti.
Una Nuova Era per Bing e Google
Un’evoluzione significativa caratterizza attualmente lo scenario dei motori di ricerca. L’introduzione dell’intelligenza artificiale (IA) si configura come un fattore determinante nelle dinamiche attraverso le quali gli utenti esplorano il web. Con un approccio audace, *Microsoft presenta al pubblico il suo motore denominato Bing, cercando così di mettere in discussione l’egemonia detenuta da Google. L’azienda sta effettuando ingenti investimenti in soluzioni IA originate da OpenAI. Quest’innovazione propone una rivoluzione totale nel campo della navigazione online, fornendo non solo risposte più esaurienti ma anche incontri conversazionali innovativi e la facoltà di produrre contenuti su misura.
La posizione assunta dal CEO della società americana, Satya Nadella, mette ulteriormente in evidenza questa transizione: egli afferma che l’intelligenza artificiale influenzerà profondamente qualsiasi settore software a cominciare dal segmento della ricerca. Tale riflessione indica chiaramente quanto per Microsoft sia fondamentale integrare l’IA nel corso della contesa contro Google; nello scorso ventennio, tuttavia, i modelli consolidati delle ricerche si sono mantenuti quasi immutati deludendo comunque all’incirca metà delle oltre dieci miliardi degli interrogativi messi a segno ogni giorno. Il problema in questione potrebbe trovare soluzione nell’impiego dell’IA conversazionale.
Nel mese di dicembre del 2022, Bing si trovava ad occupare una porzione di mercato inferiore al 9%, mentre Google Search dominava con un’imponente fetta pari all’84%. Nonostante ciò, l’inserimento dell’intelligenza artificiale può offrire a Microsoft un netto vantaggio competitivo. La versione rinnovata del motore di ricerca Bing promette un’esperienza utente potenziata, esaminando i risultati disponibili su internet al fine di presentare risposte sia concise che rilevanti. Gli utilizzatori hanno la possibilità di comunicare direttamente con un chatbot appositamente formato per supportarli durante le ricerche, ricevendo così risposte rapide e dettagliate.

Google Risponde con AI Overview e AI Mode: Un Approccio Multimodale alla Ricerca
Google non è rimasta a guardare. Ha lanciato AI Overview, una funzionalità che integra l’IA nella ricerca per fornire risposte dirette alle query degli utenti, accompagnate da link al web. Secondo Google, AI Overview ha riscosso un grande successo, aumentando di oltre il 10% l’utilizzo di Google per le tipologie di query che attivano questa funzionalità nei mercati principali come Stati Uniti e India.
Per soddisfare le esigenze degli utenti più esperti, Google ha introdotto AI Mode, un’esperienza di ricerca AI più avanzata che offre funzionalità multimodali e capacità di ragionamento superiori. AI Mode impiega una tecnica denominata “fan-out delle query”, che si concretizza nello scomposizione della domanda principale in vari sotto-quesiti e nell’esecuzione contemporanea di numerose ricerche per conto dell’utente. Questo consente alla Ricerca di esplorare il web in modo più approfondito e di scoprire contenuti sorprendenti e pertinenti.
Google prevede di integrare le capacità più avanzate di Gemini 2. Il modello più innovativo dell’azienda è rappresentato da 5, accessibile tanto in AI Mode quanto in AI Overview. Oltre a ciò, sono in fase di sviluppo alcune nuove caratteristiche di ricerca avanzata per la modalità AI, definite Deep Search. Queste utilizzano un approccio di fan-out alle query molto più sofisticato rispetto al passato, mirante a generare risposte estremamente esaustive e articolate.
Le Funzionalità Agentiche e il Futuro dello Shopping con l’IA
Google sta esplorando anche le funzionalità agentiche, che consentono all’IA di svolgere attività per conto dell’utente, come l’acquisto di biglietti o la prenotazione di ristoranti. Ad esempio, una semplice richiesta come “Trova 2 biglietti convenienti per la partita dei Reds di questo sabato” innescherà in AI Mode un’espansione della query, portandola a scansionare centinaia di siti per analizzare le opzioni disponibili con inventario e prezzi aggiornati in tempo reale, completando i noiosi moduli al posto vostro.
Anche l’esperienza di shopping è destinata a essere trasformata dall’IA. La nuova funzionalità di AI Mode per lo shopping combina le potenzialità del modello Gemini con il nostro Shopping Graph, allo scopo di supportarvi nell’individuazione di ispirazioni, nella ponderazione delle scelte e nella selezione dei prodotti più idonei. Gli utenti potranno provare virtualmente miliardi di abiti caricando una propria fotografia e, una volta trovato l’articolo perfetto, potranno chiedere alla nuova funzionalità agentica di pagamento di acquistarlo per conto vostro con Google Pay quando il prezzo sarà adeguato. Con l’intento di arricchire la fruizione dell’utente in modo personalizzato, AI Mode propone raccomandazioni tailor-made che si fondano sulle attività di ricerca precedenti. Inoltre, si potrà integrare con altre applicazioni Google, come Gmail, al fine di offrire ulteriori elementi di contestualizzazione nella propria esperienza personale.
Verso un Equilibrio Dinamico: Sfide e Opportunità per il Futuro della Ricerca
Il confronto tra Bing e Google, alimentato dall’intelligenza artificiale, promuove una fase d’innovazione mai vista prima nei motori di ricerca. Tuttavia, questo cambiamento introduce interrogativi fondamentali. L’intelligenza artificiale potrebbe ridurre significativamente il numero degli accessi ai siti web poiché fornisce risposte dirette agli utenti; tale evenienza potrebbe compromettere sia il giornalismo digitale sia le strategie legate al content marketing. È altrettanto cruciale verificare che le informazioni offerte dall’IA siano attendibili per prevenire la diffusione di disinformazione.
Per Microsoft e Google si prospetta quindi un compito arduo: dovranno riuscire a bilanciare le risposte rapide con il sostegno necessario all’intero ecosistema online; ciò implica garantire visibilità a contenuti originali nonché opportunità economiche per i loro autori. Solo attraverso questo approccio sarà possibile utilizzare al massimo il potere dell’IA in vista del miglioramento dell’esperienza utente nella ricerca sul web, salvaguardando al contempo la qualità informativa ed evitando omologazioni dannose nel panorama informativo globale.
Amici lettori, in questo scenario in rapida evoluzione, è fondamentale comprendere come l’IA stia trasformando la SEO. Una nozione base da tenere a mente è l’importanza di ottimizzare i contenuti per le “zero-click searches”, ovvero quelle ricerche che trovano risposta direttamente nella pagina dei risultati del motore di ricerca (SERP), senza che l’utente debba cliccare su un sito web.
A livello avanzato, è cruciale sfruttare i dati strutturati* per fornire ai motori di ricerca informazioni chiare e concise sui contenuti del tuo sito. Questo può aumentare le probabilità che i tuoi contenuti vengano inclusi nelle risposte generate dall’IA, garantendo visibilità anche in un contesto di “zero-click searches”.
Riflettiamo insieme: come possiamo adattare le nostre strategie SEO per prosperare in un mondo in cui l’IA è sempre più presente? Quali nuove opportunità si aprono per la creazione di contenuti di alta qualità che rispondano alle esigenze degli utenti in modo completo e pertinente?