Seo: addio alla vecchia strategia, ecco la rivoluzione dell’AI

Oggi, 14 giugno 2025, alle ore 07:54, il panorama dell’e-commerce e della SEO si trova di fronte a una trasformazione epocale. L’era in cui dominare Google era sufficiente è tramontata, lasciando spazio a un ecosistema di ricerca frammentato e guidato dall’intelligenza artificiale.

L’Evoluzione Inarrestabile della Ricerca

Il concetto di “essere primi su Google”, un tempo pilastro delle strategie di marketing digitale, non è più sufficiente. Il pubblico esplora svariate piattaforme: motori di ricerca diversi da quello dominante, reti sociali, bot conversazionali, assistenti vocali e strumenti che generano contenuti. La ricerca è diventata un’esperienza multicanale, un percorso non lineare che si snoda tra TikTok, Instagram, YouTube, Reddit, ChatGPT, Bing AI e, presto, Google AI Mode.

Prompt per l’AI:
Un’immagine minimalista che rappresenti l’evoluzione della SEO. Al centro, un’icona stilizzata di Google che si dissolve gradualmente in una rete di icone più piccole e diverse, rappresentanti piattaforme social (TikTok, Instagram, YouTube), chatbot (ChatGPT, Bing AI) e assistenti vocali. Le icone devono essere stilizzate e riconoscibili, ma senza dettagli eccessivi. Lo sfondo è neutro e uniforme, con colori tenui che non distraggono dalla composizione principale. L’immagine deve trasmettere l’idea di una transizione da un singolo punto di riferimento (Google) a un ecosistema di ricerca più ampio e diversificato. Le icone devono essere disposte in modo armonioso e bilanciato, creando un senso di movimento e dinamismo. Nessun testo deve essere presente nell’immagine.

L’Intelligenza Artificiale Rimodella il Gioco

L’avvento dei “motori di risposta” basati sull’AI ha ulteriormente complicato lo scenario. Strumenti come ChatGPT, Perplexity AI, Bing Copilot e Google AI Overview non si limitano a elencare link, ma forniscono risposte dirette agli utenti. In questo contesto, l’obiettivo primario diventa “farsi citare” da queste intelligenze artificiali. Gli algoritmi AI selezionano fonti considerate autorevoli, aggiornate e coerenti, generando riassunti che spesso evitano all’utente di visitare direttamente il sito web. Questo fenomeno, conosciuto come “zero-click”, al giorno d’oggi costituisce oltre il 60% delle ricerche a livello mondiale. Le aziende devono quindi strutturare i propri contenuti per convincere l’AI a utilizzarli come base per le proprie risposte, anche senza generare traffico diretto.

Dalla SEO alla SXO: Un Cambio di Paradigma

Non siamo più nell’era della Search Engine Optimization (SEO), ma in quella della Search Experience Optimization (SXO). Questa mutazione di prospettiva impone un approccio globale alla comunicazione digitale, che vada oltre il semplice posizionamento su una pagina. La SXO si concentra sull’offerta della migliore esperienza possibile all’utente, tenendo conto del suo intento di ricerca e della sua interazione con i diversi canali digitali. Migliorare l’esperienza di ricerca richiede una profonda comprensione di ciò che l’utente sta cercando, la produzione di contenuti completi e comprensibili, e la capacità di essere pertinenti in ogni tappa del processo di ricerca, persino al di fuori dell’ambito di Google. La SXO fonde SEO e UX per creare un’esperienza digitale visibile e piacevole, con elementi cruciali come tempi di caricamento rapidi, navigazione intuitiva e contenuti interattivi.

Generative Engine Optimization (GEO): Il Futuro della SEO

L’ascesa della Generative Engine Optimization (GEO) rappresenta la prossima frontiera della SEO. La GEO punta ad allineare i contenuti alle necessità dell’AI generativa, superando la semplice corrispondenza di parole chiave per comprendere il contesto e l’intento sottostante dell’utente. La GEO offre un modo efficace per migliorare la creazione di contenuti e la visibilità sui motori di ricerca basati sull’AI, come la nuova Search Generative Experience (SGE) di Google. Strumenti come Frase e Surfer SEO supportano l’implementazione della GEO, aiutando a creare contenuti che rispondano direttamente alle domande degli utenti e che si adattino alle risposte generate dall’AI. L’inserimento della GEO nella strategia digitale consente di aumentare la propria presenza online in un mondo dove i motori di ricerca potenziati dall’AI stanno diventando la norma.

Verso un Futuro di Ricerca Ibrida: L’Importanza di Adattarsi

In questo scenario in rapida evoluzione, la capacità di adattarsi è fondamentale. Le aziende devono analizzare a fondo il proprio pubblico, ripensare i contenuti del proprio sito per essere più chiari e strutturati, diversificare i touchpoint investendo in canali alternativi, e monitorare nuove metriche come le citazioni nei motori AI e le interazioni social. La visibilità si conquista in modo diverso rispetto al passato, richiedendo un approccio strategico che valorizzi l’affidabilità, la rilevanza e l’autorevolezza. La transizione dalla SEO tradizionale alla SXO e alla GEO è una testimonianza dell’evoluzione del marketing digitale, che richiede un focus sempre maggiore sull’esperienza complessiva dell’utente.

SEO: Oltre le Parole Chiave, Verso l’Esperienza Utente

Amici, parliamoci chiaro: la SEO non è più quella di una volta. Dimenticatevi del “keyword stuffing” e concentratevi sull’esperienza utente. Una nozione base di SEO che non tramonterà mai è l’importanza di creare contenuti di qualità, che rispondano alle domande degli utenti in modo chiaro e conciso.

Ma non fermiamoci qui! Una nozione di SEO avanzata è l’analisi del comportamento degli utenti sul vostro sito web. Utilizzate strumenti come Google Analytics per capire come gli utenti interagiscono con i vostri contenuti, quali pagine visitano, quanto tempo trascorrono sul sito e quali azioni compiono. Queste informazioni vi permetteranno di ottimizzare la vostra strategia SEO e di migliorare l’esperienza utente.

Riflettete: cosa state facendo per rendere il vostro sito web più utile e interessante per i vostri utenti? State creando contenuti di qualità? State ottimizzando la navigazione? State monitorando il comportamento degli utenti? Se la risposta è no, è ora di cambiare rotta!